Puntata numero 613 di venerdì 29 ottobre 2021 (conduce Anna Granata)
Puntata monografica dedicata agli animali che hanno ispirato i grandi compositori della musica classica-Il Valzer op. 64 n. 1 in Re bemolle maggiore, conosciuto anche come Valzer del cagnolino o Valzer di un minuto per la brevità di esecuzione, è una composizione per pianoforte realizzata da Fryderyk Chopin nel1846 Notò il suo cagnolino Marquis che si rincorreva la coda, e ciò gli suggerì di comporre un brano che imitasse il veloce movimento del piccolo amato animale.
Ascoltiamo la versione eseguita da Samson Francois
– Camille Saint-Saëns (nel fotomontaggio) compose Il Carnevale degli Animali, un’opera buffa e irriverente, per le festività d’un martedì grasso da celebrare con gli amici, scritta per due pianoforti e una piccola orchestra.
Tale «fantasia zoologica» colpisce immediatamente per la brillantezza della scrittura, ricca di verve e humour, poiché oltre a rendere meravigliosamente le caratteristiche degli animali che prende in considerazione, crea al contempo una parodia dei personaggi dell’ambiente musicale parigino del tempo.
L’opera si compone di quattordici brani, relativamente brevi e molto suggestivi, ciascuno dedicato ad un animale. L’esecuzione è della Vienna Pro Musica Orchestra.
–Duetto buffo di due gatti, conosciuta anche come Cat duet o A comic duet for two cats, è una composizione musicale risalente al 1825 pensata per essere eseguita da due gatte soprano accompagnate da un pianoforte. Pertanto chi si approccia a questo pezzo deve miagolare secondo una determinata partitura
La composizione viene tradizionalmente, ma erroneamente, attribuita a Gioacchino Rossini: in realtà ha avuto origine da una costola del duetto tra Otello e Iago nell’atto secondo dell’Otello di Rossini, ma ad aver composto Duetto Buffo di Due Gatti sarebbe stato il compositore inglese Robert Lucas Pearsall. Il miagolio che introduce il brano è di Sonia, la gattina di casa, sempre presente quando c’è da cantare. Eseguito al pianoforte e alle voci miagolanti da Anna Granata.
-da Le Bestiaire di Francis Poulenc ascoltiamo la realizzazione musicale dell’incedere del dromedario su testo di Apollinaire
–Les Oiseaux è una delle tre Melodie Senza Parole composte da Erik Satie, compositore dalle pose originali e dai comportamenti bizzarri vissuto tra la fine dell’800 e i primi del 900. Una delle numerose idee fisse di Erik Satie era il numero tre, un’ossessione mistica. Molte delle sue composizioni sono raggruppate in cicli di tre. Qui ne ascoltiamo una versione eseguita da Marc Durand al pianoforte e cantata dal baritono Bruno Laplante.
–Orfeo all’Inferno è un’operetta in due atti composta da Jacques Offenbach nel1858. La trama riprende, in chiave comico-satirica, la vicenda mitologica della discesa di Orfeo agli Inferi per riportare alla vita l’amata Euridice. Nel presentare gli dei dell’Olimpo come meschini e ridicoli personaggi, Offenbach diede all’opera un sapore che a parte del pubblico borghese dell’epoca poté apparire addirittura scandaloso e dissacrante; in questa aria Giove si presenta ad Euridice in forma di mosca.
–La Danza dei Piccoli Cigni dal lago dei cigni di Tchaikovsky
–Il Volo del Calabrone è un brano tratto dal terzo atto dell’opera La fiaba dello Zar Saltan (composta fra il 1899 ed il 1900) di Nikolaj Rimskij Korsakov. Il protagonista Gvidon viene trasformato in un insetto. Il brano è caratterizzato da una veloce e continua serie di note cromatiche, eseguite in sedicesimi. L’andamento del brano, per onomatopea, tenta di ricostruire in chiave musicale il ronzio di un insetto. Inoltre, le note che compongono le singole sezioni della composizione, oscillano velocemente in una gamma di altezze, riproducendo il movimento fluttuante, ma regolare, di un grosso insetto.
Il disegno sonoro è di Gianluca Masala
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