Puntata numero 531 di venerdì 3 aprile 2020 (conduce Lorenzo Guadagnucci):
– la segregazione sanitaria degli abitanti ha cambiato il volto delle nostre città, favorendo la comparsa (o meglio la visibilità) degli animali selvatici: lepri, scoiattoli, volpi, istrici, caprioli, e fin dentro darsene e porti anche i delfini: un’invasione? Un momento di libertà? Un segnale? Forse l’occasione di ripensare la cita, l’organizzazione, lo sviluppo delle città;
– Peta chiede all’Organizzazione mondiale della sanità di fare in modo che siano chiusi in tutto il mondo i mercati di animali vivi, principale focolaio di passaggio dei virus dagli animali agli umani: proposito lodevole, ma l’Oms è fra gli organi sovranazionali con meno potere nella globalizzazione neoliberale;
– brutte notizie dall’Antartide, dove a gennaio sono state registrate temperature eccezionalmente alte: è bene non dimenticare che l’emergenza coronavirus è parte della più generale emergenza climatica;
– una buona notizia dall’oasi Wwf del lago di Alviano in Umbria, dove è ricomparsa la cicogna: “Proprio in questi giorni che ci costringono a fare i conti con un mondo malato”, ha commentato il responsabile dell’oasi Alessio Capoccia, “il cielo continua a far viaggiare ali d’uccello. Pensieri che ci uniscono, messaggeri d’amore e di speranza”.
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