Nei giorni scorsi il Comitato bioetico per la veterinaria e l’agroalimentare ha preso una posizione importante, invitando a “non comprare esemplari di razze di animali da compagnia intrinsecamente sofferenti, ovvero con deficit congeniti o vulnerabili geneticamente per patologie severe”.
Massimo Raviola, medico veterinario, autore del libro “Che razza di bastardo” e curatore di una rubrica per Restiamo animali su questo tema, ha commentato per noi questa presa di posizione. “Bene”, dice Raviola, “il Comitato sposa le tesi del mio libro. Le razze in natura non esistono. Chi vuole un cane può rivolgersi a un canile”.
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