Pranzo di fine estate con Sara Turetta a favore di “Save the dogs and other animals onlus” – Ferrara – Centro estivo del doposcuola “Le Giraffe”
16 Settembre 2018
Resoconto di Sabrina Parretti
Nella calda giornata del 16 settembre 2018, nel verde Parco “Le Giraffe” di Ferrara, si è tenuta nuovamente, dopo la pausa dello scorso anno, la simpatica iniziativa del “Pranzo di fine estate”, organizzato dalle volontarie di Save the Dogs di Ferrara. Sono presenti numerosi soci e simpatizzanti dell’Associazione ma soprattutto sono presenti, con le loro nuove famiglie, i cagnolini rumeni adottati da persone della zona.
Carolina, eccellente organizzatrice dell’evento, rivolge un caloroso benvenuto a tutti i presenti, annunciando che un altro pranzo di questo tipo si terrà nuovamente fra due anni. L’obiettivo specifico del pranzo di oggi è raccogliere fondi per regalare ai cagnolini rumeni un volo aereo verso le famiglie italiane . Ringrazia poi tutto lo staff , composto di circa 7 ragazze, che si sono bene impegnate nei vari compiti: chi per cucinare, chi per allestire gli stand, chi per la vendita dei gadget.
Interviene poi Sara Turetta, Presidente di STD, che spiega il motivo per cui lo scorso anno il pranzo non è stato organizzato e cioè per via dell’impegno in Romania per il trasferimento dei cani dalla vecchia struttura alla nuova Clinica Veterinaria. La vecchia struttura era un edificio fatiscente del Comune, adibito addirittura ad obitorio, il cui uso, nel lontano 2002, fu concesso a Sara per raccogliere e curare i primi cani. Per 15 anni i volontari ed il personale dell’Associazione Save the Dogs hanno lavorato in tale struttura, fra mille difficoltà: assenza della quarantena per i casi infettivi, sovraffollamento di cani, via via che il loro numero cresceva, e così via.
La nuova Clinica è una struttura di 800 mq, sembra una clinica canadese o americana; ha avuto un costo di circa 700 mila euro ed ha veramente cambiato la vita dei cani. Cita per esempio due cagnoline cucciole (Naomi e Claudia), affette da rogna sarcoptica, che possono essere curate separate dagli altri. In clinica ricevono decine di chiamate la settimana, è l’unica struttura tra Bucarest e Costanza, su una distanza di circa 350 Km. La Clinica è veramente un sogno e sicuramente ha migliorato la vita anche alle 50 persone che ci lavorano. I finanziamenti sono arrivati non solo dall’Italia ma da otto Paesi Europei per cui si può dire che in questo caso parlare di unità di Stati è parlare di unità di intenti.
Da un anno, con il nuovo Sindaco, solo ripresi i rastrellamenti e le uccisioni dei cani anche nella cittadina di Cernavoda, dove l’Associazione opera da tanti anni e dove fino ad un anno fa era riuscita ad impedirlo. Dopo 15 giorni dalla cattura vengono uccisi, ma a volte muoiono anche prima, per le terribili situazioni in cui sono tenuti in quel capannone che è il canile comunale. La ditta incaricata delle catture ha il nome di “Riciclo della vita verde”, in realtà è una ditta che di ecologico non ha niente ma ha fiutato il “business” del randagismo, visto l’introito di 80 euro che ottengono dalla cattura di ogni cane. Sathe the Dogs ha iniziato una battaglia legale contro l’attività di questa ditta ma per ora non c’è stata vittoria, hanno ottenuto solo che i cani non vengano più stipati, dopo la cattura, in modo disumano e crudele come veniva fatto finora. In tale attività ci sono maltrattamenti durissimi e uccisioni senza discriminazioni: vengono uccisi giovani, vecchi e madri con i cuccioli. Sara stessa non si è sentita di entrare in tale canile: dopo 16 anni che vede e vive tanto dolore, non può aggiungerne ancora altro e deve un minimo salvaguardarsi per conservare l’energia per lottare. Questo lo raccomanda anche ad altri fra i presenti che si occupano di animali: dobbiamo volerci un pò di bene e non annullarsi nel dolore. Lei ha visto foto e video che l’hanno sconvolta, occhi di cani che sono consapevoli di quello che accadrà loro. In numeri: la ditta ne uccide 300 al mese, Save the Dogs ne trasferisce circa 400 l’anno. Una proporzione impossibile da pareggiare. Nonostante che la legge adesso preveda l’uccisione e nonostante tanta sofferenza e dolore, Sara è sicura che prima o poi anche in Romania la legge dovrà cambiare e si dovranno adeguare all’Europa.
La nuova Clinica, oltre ai cani, ospita numerosi gatti, 12 cavalli e 63 asinelli. L’ultimo arrivato è il puledrino Gregor, abbandonato in un fossato, era destinato a morire ma è successo un miracolo: soccorso da Save, si è ripreso, ha messo su 20 Kg ed ora è salvo!
Ora i nuovi progetti dell’Associazione sono rivolti anche in Italia dove, soprattutto al Sud, il problema del randagismo è molto forte. Il progetto più che sull’adozione, si baserà sulla sterilizzazione. Per attuare tale progetto spera nel contributo anche di quegli italiani “critici”che finora non apprezzavano pienamente che l’Associazione si impegnasse solo per i randagi della Romania. Naturalmente verranno cercati finanziamenti anche all’estero ma è necessario il contributo di tutti.
Infine Sara ricorda l’importanza della trasparenza, per le Associazioni di volontariato, nell’impiego dei fondi ed a questo proposito raccomanda la visione del “Vademecum del donatore“, pubblicato nel sito di StD, che è uno strumento utile per donare in modo consapevole.
Dopodiche, tutti ci avviamo verso i tavoli dei buffet, cibi differenziati di cucina vegetariana, vegana e per celiachi ma tutti accumunati da un ottimo e salutare gusto!
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