Il pasto gentile

24/3/18 – Fataya

Spesso ho proposto ricette legate alla tradizione della cucina italiana, qualche volta abbiamo sconfinato con ricette asiatiche e sudamericane, ma raramente vi ho proposto un piatto africano. Oggi compensiamo questa lacuna, con la versione cruelty free del più famoso street food senegalese:

Fataya

Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta:

250 gr di farina

50 gr di farina di ceci

Un pizzico di bicarbonato

50 ml di olio extravergine

100 ml di acqua

Un pizzico di curcuma in polvere

Sale

Per la marinata:

1/2 cipolla bionda

50 gr di peperone verde

1 peperoncino

2 spicchi di aglio

Sale e pepe

Per il ripieno:

1/2 cipolla bionda

50 gr di peperone verde

50 gr di granulare di soia

1 cucchiaino di mostarda

Per la salsa:

½ cipolla bionda

1 cucchiaino di aceto di mele

150 gr di salsa di pomodoro

Olio per friggere

———————————————

Per prima cosa preparate la pasta. Unite le due farine e impastate con l’acqua, la curcuma, l’olio, un pizzico di sale e il bicarbonato. Impastate bene fino ad ottenere un impasto liscio che lascerete riposare per 1 ora, avvolto nella pellicola.

Nel frattempo preparate la marinata. Unite tutti gli ingredienti a crudo in un mixer e fate tritare fino ad ottenere una crema.

Adesso preparate il ripieno. Tritate la cipolla finemente e fatela scottare con poca acqua. Quando questa sarà evaporata, aggiungete due cucchiai di olio e il peperone tritato finemente e fate soffriggere per 5 minuti. Aggiungete il granulare di soia , la mostarda e metà della marinata. Coprite con acqua o brodo vegetale, aggiustate di sale e pepe e lasciate asciugare a fuoco lento. Quindi togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.

Per la salsa di accompagnamento tritate la cipolla finemente e fatela scottare con poca acqua. Quando questa sarà evaporata, aggiungete due cucchiai di olio e fate soffriggere per 5 minuti. Unite l’altra metà della marinata e l’aceto di mele, lasciate cuocere 5 minuti e unite il pomodoro. Fate ritirare a fuoco lento aggiustando di sale e pepe.

A questo punto, stendete la pasta ad uno spessore di 2 millimetri. Ricavate dei dischi con un coppapasta, farcite ogni disco con un cucchiaino di ripieno, piegate a metà e sigillate i bordi con una forchetta. Friggete in olio ben caldo fino a quando saranno dorate.

Fate scolare su carta per frittura e servite calde con la salsa di accompagnamento.

Discussion

No comments yet.

Rispondi

Animali da set / rubrica di Emilio Maggio

Lessico dell’Antropocene / rubrica di Francesco Panié

Che razza di bastardo / rubrica di Massimo Raviola

Parlando di animalità / rubrica di Francesco De Giorgio

Speriamo che sia vegan / Letture per bambini

Il Cineanimale secondo Emilio Maggio

C’era una volta il bel paesaggio toscano

L’appello “Toscana rossa… di sangue”

#salvaiselvatici Flash mob a Firenze 17/1/2016

L’ebook “Il vero volto della caccia”

Perché la caccia è fuori dalla storia

L’enciclica Laudato si’ secondo Luigi Lombardi Vallauri

Così parlò la locusta / Rubrica di Entomosofia a cura di Roberto Marchesini

Democrazia del cibo

VIAGGIO IN INDIA / di Luigi Lombardi Vallauri

Archivi

By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close