La Regione Toscana torna all’attacco degli animali selvatici. Dopo la legge ammazza-ungulati, ora tocca ai lupi. L’assessore all’agricoltura e alla caccia Marco Remaschi ha chiesto al governo di autorizzare l’uccisione di esemplari di lupo fino al 5% della popolazione stimata (si parla di circa 600 esemplari presenti, anche se manca un vero censimento). Il lupo è una specie protetta, ma la Regione Toscana ritiene che i lupi in Toscana siano troppi e che vadano assecondate le richieste degli allevatori, esasperati – dice l’assessore – per le predazioni delle greggi (“1500 attacchi denunciati”, dice Remaschi).
L’assessore sembra ritenere che l’uccisione di 30 lupi (il 5% dei 600 stimati) possa far cessare le predazioni delle greggi incustodite, ma non spiega in che modo ritenga che tale miracolo possa verificarsi.
Il ministero dell’Ambiente nei mesi scorsi aveva preparato un nuovo Piano lupo ma la sua approvazione era stata bloccata da alcune Regioni proprio perché includeva la misura ora invocata dalla Regione Toscana: la possibilità, finora esclusa, di uccidere fino al 5% degli animali “censiti”.
La giunta guidata da Enrico Rossi, in quel frangente, aveva guidato il fronte oltranzista, pronto ad assecondare la volontà del ministro Gianluca Galletti di porre fine al pluridecennale divieto di caccia ai lupi. Un divieto, peraltro, ripetutamente violato nelle campagne e nelle montagne toscane: è delle settimane scorse la macabra esibizione di due lupi impiccati a un cartello stradale in Maremma.
QUI l’articolo dell’Agenzia Toscana Notizie (della Regione Toscana) che riporta l’iniziativa dell’assessore Remaschi.
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