Pranzo di fine estate con Sara Turetta
a favore di “Save the dogs and other animals onlus” Ferrara – Centro estivo del doposcuola “Le Giraffe” 18 Settembre 2016
Resoconto di Sabrina Parretti
Nel verde parco “Le Giraffe” di Ferrara, in questa giornata “graziata” dall’incombente minaccia di pioggia, si è radunata tanta gente e parecchi cagnolini, diversi dei quali sono di provenienza rumena, per l’annuale pranzo a favore di “Save the dogs”, organizzato dalle volontarie del posto.
Parla per prima Carolina, che tanto si è impegnata per favorire la presenza degli invitati e che ringrazia tutti di esserci. La segue Simona che innanzitutto ringrazia Sara per la fiducia loro accordata, ringrazia le persone che hanno allestito il buffet, quelle che hanno allestito il parco e quelle del banco “gadgets”. Ricorda a tutti che all’ingresso è stato dato un braccialettino con un numero che servirà per la lotteria, che si terrà più tardi. Fa poi una piccola nota personale dicendo lei si è recentemente sposata e che ringrazia lo staff di Save the dogs di Milano per l’allestimento della sua lista di nozze. Ricorda ai presenti che con STD si possono vivere anche altri momenti importanti della propria vita, acquistando bomboniere e altro, dando così un’aiuto all’ Associazione e alle sue finalità.
Interviene poi Sara Turetta, Presidente di STD, che contraccambia Carolina e Simona e ringrazia anche i gestori del casolare che l’hanno generosamente ospitata la notte scorsa, nonchè tutti i presenti.
Vuole dire due parole sull’attuale situazione in Romania. La cosa più eclatante è che è iniziata una vera lotta alla corruzione, lì finora “imperante”, una lotta che è spinta dalle Autorità europee. Sono stati arrestati diversi politici, tra cui anche il Sindaco di Costanza che si vantava di eliminare migliaia di cani. Non c’è ancora una revisione della legge sulle uccisioni dei cani. In Romania ci sono zone molto diverse fra loro: alcune più e altre meno disastrate; dove operano loro (Cernavoda, Costanza) sono fra le più disastrate.
A luglio una giornalista svizzera si è recata al canile pubblico di Costanza dove ogni anno vengono uccisi 4.300 cani e dove sono tenuti, prima della morte, in condizioni terribili. Sara non è entrata: dopo 15 anni che vive nel dolore, non ha voluto aggiungerne ancora altro e vuole conservare l’energia per lottare. Oggi ha portato qui un album fotografico sulla situazione di quel canile, a disposizione di chi lo vorrà vedere. Da lì ha portato via 9 cagnolini, tutti di piccola taglia e di sicura adozione.
Ieri Sara ha incontrato il Presidente della Lega del Cane di Ferrara, che ha piazzato diversi cani della Romania. Le adozioni dalla Romania sono adesso un p0′ diminuite, questo anche perchè in Italia c’è una sorta di “competitività” con adozioni di altri cani, anch’essi provenienti da Paesi dove sarebbero soppressi (Spagna, ecc.).
Stante la difficile situazione economica del momento, Sara si è recata a Vienna per attivare una nuova collaborazione. Riferisce di aver proposto alle associazioni italiane che promuovono le adozioni dei cani rumeni di chiedere un contributo alla famiglia “adottante” per ogni cane adottato, a copertura parziale delle spese per le vaccinazioni e il loro trasporto ma solo 4 associazioni italiane hanno aderito alla proposta. Sara riferisce che in Austria, Germania e Svizzera questo metodo è già stato adottato e lei ritiene giusto che entrambe, sia l’Associazione che la famiglia adottante, facciano ognuno la propria parte. Non approva il concetto del “cane gratis” che deresponsabilizza la famiglia adottiva e ritiene che i tempi siano maturi per avvicinarci – in Nord Italia – al modello dei Paesi del nord Europa.
In tempi futuri vorrebbe organizzare una Conferenza nazionale in Italia, di 2-3 giorni, per fare attività di formazione e far sì che le associazioni italiane facciano rete e possano prendere esempio da realtà straniere. Sara ha poi sottolineato l’importanza che le Associazioni abbiano una trasparenza ineccepibile nei bilanci. Riferisce che STD ha pubblicato nel suo sito il “Vademecum del donatore” che è uno strumento per capire se si sta donando ad Associazioni serie o no. Alcuni indicatori in tal senso sono: se l’associazione pubblica il bilancio, se lo spiega, se indica le finalità degli introiti, ecc. Non bisogna farsi trascinare dall’emotività ma diventare donatori consapevoli.
Sara è orgogliosa di dire che Save the dogs è diventata membro dell’ “Istituto della Donazione”, il quale assicura che l’operato delle Organizzazioni Non Profit (ONP) risponda a criteri di trasparenza , credibilità ed onestà .
Ritorna poi al discorso in Romania: sono momenti difficili, c’è una nuova amministrazione comunale con cui costruire nuove relazioni e Sara tornerà là, la prossima settimana, per impostare il lavoro per i prossimi mesi e per far questo è necessario avere le Autorità dalla loro parte. Dopo la realizzazione del canile, dopo la stalla per gli equini ed il gattile, al Progetto di Save the dogs manca ora la Clinica Veterinaria e a fine ottobre inizierà una raccolta speciale di fondi per realizzarla!
Sara conclude dicendo che ha un ulteriore sogno: realizzare un piccolo progetto simile anche in Sud Italia, basato sulla loro esperienza in Romania. Al momento non ci sono fondi per poter aggiungere altre attività a breve termine ma spera, anche con l’aiuto di tutti noi, di poterlo fare in futuro!
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