La Regione Toscana si conferma capofila della guerra agli animali selvatici e dopo la legge ammazza-cinghiali approvata nei mesi scorsi, eccone un’altra – sempre firmata dall’assessore alla caccia Luigi Remaschi – che applica la stessa logica sterminatrice ai piccioni.
La premessa è sempre la solita – i piccioni arrecano danno alle colture mangiando i semi – e la conclusione identica: eliminiamo il problema alla radice, dando via libera a squadre di cacciatori, liberi di uccidere fino a centomila animali all’anno per tre anni. Una carneficina a cielo aperto.
Questo provvedimento rimarca il tenore culturale e e politico del nuovo corso della Regione Toscana, che ha deciso di abbandonare la via della moderazione e della considerazione che in questo caso, come quasi sempre, si tratta di contemperare gli interessi economici degli agricoltori con la dignità della vita animale, dando spazio a quei princìpi di compassione ed empatia che sono il fondamento della società.
Un atteggiamento etico e civile che non convince più, evidentemente, le forze politiche che governano la Toscana, le quali sembrano ormai a proprio agio con la politica del pugno di ferro e con la massimizzazione della violenza di fronte a casi problematici, com’è da sempre la convivenza nelle campagne con gli animali selvatici.
Si tratta di una filosofia, diciamo pure di un approccio politico, che non si limita – evidentemente – alle scelte riguardanti gli animali selvatici, ma alla fine investe l’intera dinamica sociale: l’uso della violenza è preferito alle ipotesi di mediazione; l’Altro è percepito come fonte di problemi e quindi le sue esigenze e aspettative non sono prese in considerazione; l’esclusione e la difesa dei confini sociali, territoriali, culturali diventano la via maestra, a discapito delle strategie di inclusione e relazione positiva.
Gli animali selvatici sono le vittime dirette e il rapporto fra interessi economici dell’agricoltura e dignità della vita animale il campo d’intervento, ma non si tratta di scelte prive di ricadute sociali e morali in altri ambiti. E’ un messaggio che si manda all’intera società, a tutti i cittadini.
E’ vero, sono tempi duri per tutti, con la crisi economica, politica e morale che attanaglia tutta l’Europa, ma la Regione Toscana sta dando un brutto esempio di regressione.
Lorenzo Guadagnucci
EVVAI!danno così tanto fastidio a tutti! SONO ESSERI VIVENTI CON IL SANGUE ROSSO COME IL NOSTRO!Intelligentissimi, con un Cuore e un Anima.fanno tanta cacchina?e noi? sono sporchi! E noi? senza una doccia?Adorano lavarsi, come qualunque essere vivente sulla terra ama sentirsi bene anche in questo.Beh, a chi non importa niente di loro,anzi, pensi: E POI?a chi toccherà?