SCRIVI AL PRESIDENTE ENRICO ROSSI
enrico.rossi@regione.toscana.it
Gentile presidente Rossi,
mi associo all’appello firmato da tanti intellettuali, scrittori e naturalisti per fermare la legge Remaschi. Le chiedo di sospendere l’iter della legge e di impostare la discussione su basi nuove, cercando soluzioni non cruente, che sono più civili, più durature, più rispettose della dignità degli esseri viventi.
@rossipresidente
Sospenda la legge Remaschi, la Regione Toscana cerchi soluzioni civili e non cruente #toscanarossadisangue #cinghiali
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La legge regionale Remaschi prevede un piano straordinario di abbattimento di ungulati per i prossimi tre anni, una carneficina senza precedenti: si potrà cacciare tutto l’anno, anche in zone protette, e sarà creata una filiera alimentare della carne selvatica. Il territorio toscano rischia di essere trasformato in un campo di battaglia.
Un gruppo di intellettuali, scrittori, naturalisti ha rivolto un appello – QUI TESTO E LISTA DEI FIRMATARI – al presidente della Regione, Enrico Rossi, affinché fermi la legge e impedisca un massacro inutile e che urta contro i più elementari sentimenti di umanità e di empatia per gli animali.
La strage sarebbe anche inutile, perché le popolazioni di cinghiali, a fronte di uno stress fortissimo, tendono a riformarsi rapidamente, aumentando i tassi riproduttivi e gli spostamenti. E’ possibile intervenire in un altro modo, con soluzioni non cruente e durature, come dimostrato da varie esperienze in Italia e all’estero e dalla letteratura scientifica.
La campagna #salviamoiselvatici propone questo percorso:
- 1) censimento indipendente degli ungulati;
- 2) verifica di un’eventuale sovrappopolazione zona per zona;
- 3) interventi diretti di protezione delle colture (barriere fisiche e olfattive e altre misure simili), con risarcimenti effettivi per i danni comunque riportati;
- 4) interventi diretti per prevenire incidenti stradali (passaggi protetti, protezioni, avvisi specifici);
- 5) se necessario, utilizzo delle più moderne tecniche di immunocontraccezione, che vengono utilizzate con successo in USA e UK, per ridurre il tasso di riproduzione degli ungulati.
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Molti attivisti si sono mobilitati in tutta la regione contro la legge, con un flash mob e l’esibizione di uno striscione nei centri storici e accanto ai monumenti più significativi della Toscana. Il territorio è un bene comune, gli animali selvatici sono individui degni di rispetto.
- IL FLASH MOB / foto e video
- CARTOLINE da Firenze, Viareggio, Lucca, Pisa, Livorno, Pistoia, Prato, Arezzo, Siena
- LA VEGLIA FUNEBRE AL MONUMENTO DEL PORCELLINO
- LE PAROLE DI SCRITTORI, INTELLETTUALI, NATURALISTI
- LE PAROLE DI DACIA MARAINI / video
- L’ADESIONE DI GIULIO GIORELLO
- LA LETTERA DI LUIGI LOMBARDI VALLAURI AL PRESIDENTE ROSSI
- LA RELAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE “GABBIE VUOTE”
- UN ARTICOLO DI LORENZO GUADAGNUCCI (“La guerra ai selvatici di una società malata”
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