“Questa è un’azione violenta, non si fa un massacro di animali come questo. Io direi di sospendere questa legge e di trovare delle alternative che non siano così cruente“: così Dacia Maraini, in un breve intervento video, spiega la sua adesione all’appello “Toscana rossa… di sangue” che chiede al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, di fermare l’iter della legge che liberalizza per tre anni la caccia agli ungulati e promuove una filiera della carne selvatica.
I promotori della campagna chiedono che la discussione sia impostata su basi nuove, privilegiando le opzioni non cruente, che sono anche le uniche in grado di assicurare risultati permanenti in termini di controllo delle popolazioni e protezioni delle colture e delle strade. La campagna chiede quindi:
1) censimento indipendente degli ungulati;
2) verifica di un’eventuale sovrappopolazione zona per zona;
3) interventi diretti di protezione delle colture (barriere fisiche e olfattive e altre misure simili), con risarcimenti effettivi per i danni comunque riportati;
4) interventi diretti per prevenire incidenti stradali (passaggi protetti, protezioni, avvisi specifici);
5) se necessario, utilizzo delle più moderne tecniche di immunocontraccezione, che vengono utilizzate con successo in USA e UK, per ridurre il tasso di riproduzione degli ungulati.
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