Approfondimenti

La serata a Settignano pro IHP / Resoconto di Sabrina Parretti

Settignano – 14 Gennaio 2015 – incontro con Sonny Richichi – Presidente dell’Associazione IHP (Italian Horse Protection). Conduce: Camilla  della trasmissione Restiamo Animali. 

 

Resoconto di Sabrina Parretti

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L’incontro inizia alle ore 22,15 al piano superiore della Casa del Popolo di Settignano, dopo una strepitosa cena vegana, curata dal noto vegan-chef Gabriele Palloni. L’argomento della serata “CAVALLI” era già stato anticipato durante la cena stessa dalla lettura, da parte di Camilla, di una  lettera scritta da una persona che non è potuta essere presente stasera ma che ha voluto celebrare in questo modo la figura di quest’animale, il cavallo, sfruttato e maltrattato in tanti modi. In particolare, è stato toccante sentire il particolare, sconosciuto ai più, dei cavalli che venivano usati nelle miniere, che entravano nelle cave da puledri e non ne uscivano mai più fino alla morte, perchè da adulti non passavano più dagli stretti cunicoli che portavano all’uscita.

 

Camilla presenta Sonny Richichi, Presidente dell’IHP, giovane associazione di Montaione che al momento ospita 74 cavalli, tutti con storie dolorose alle spalle e legge la breve introduzione al sito dell’associazione: Gli umani non imparano facilmente cos’è il rispetto della vita. Non considerano gli altri animali come compagni con cui convivere, ma come cose da utilizzare e buttare via subito dopo. Il cavallo è la specie che più di tutte subisce questa cultura, che ha poco di naturale e molto di antropocentrico. Quasi mai il cavallo è considerato un amico, perché è sempre un “cavallo da”: da trotto, da galoppo, da salto a ostacoli, da dressage, da scuola di equitazione, da carrozza, da circo…da macello: anche la stessa terminologia sottolinea che, nella considerazione media, non esiste come individuo, ma solo in base alla sua utilità. Non ha diritti. IHP è nata per tentare di favorire un cambiamento e per scuotere le coscienze della gente: è il nostro solenne impegno per gli equini, che con la loro delicatezza, la loro profondità e la loro fierezza ci hanno fatto diventare persone migliori”. Di seguito Camilla chiede a Sonny di raccontare qualcosa di sé.

 

Sonny ringrazia tutti i presenti, la redazione di “Restiamo Animali”, la Casa del Popolo che ci ospita e si complimenta per l’ottima cena. Racconta che lui proviene da un’esperienza diversa: era un bancario ed è stato anche direttore di banca; nel frattempo era volontario della Lav dove si occupava di cavalli. Questi erano due mondi diversi che lui  riuscito ad unire nella sua attuale attività all’IHP: da una parte la sensibilità e dall’altra concrete modalità organizzative, anche perchè la materia dei cavalli e degli equidi in genere è molto complicata.

 

Camilla gli chiede se è mai montato su un cavallo e Sonny risponde di sì, per un paio di anni ha frequentato un maneggio ma la sua fortuna iniziò quando ebbe un cavallo tutto “suo”. Successe che nel maneggio c’era un cavallo “intrattabile” e chissà che fine avrebbe fatto, non potendo essere utilizzato. Sonny si incuriosì, volle capire cosa c’era dietro quel carattere e questo approccio lo portò a considerare l’animale non più un mezzo ma un individuo. Così avvenne la sua svolta. Il cavallo si chiama Coral, era un “survivors” (sopravvissuto). La sfortuna di questi animali è che spesso non li si conosce e gli si può fare del male anche involontariamente.

Camilla chiede che attività svolge IHP e Sonny inizia dicendo che l’Associazione nasce con la finalità di operare sul matrattamento. Per tanti animali c’è il maltrattamento e lo sfruttamento settoriale: per polli, conigli, ecc. l’allevamento e il macello, per i visoni l’allevamento e uccisione per la pelliccia, per altri la sperimentazione, per altri la detenzione, ecc. Il cavallo subisce tutte queste forme di maltrattamento ed è anche tra le specie animali meno tutelato legalmente, non esistono per lui linee guida normative.

 

IHP svolge attività investigativa, su segnalazioni di cittadini, e fa intervenire le forze dell’ordine; svolge poi un’attività culturale perchè anche questo aspetto, per il cavallo, è poco sviluppato, ancor meno di quello normativo. Spesso si dà per scontato che un animale serva solo per un determinato scopo e questa è una barriera enorme: l’animale viene avvicinato solo per farne un uso, perdendo il bellissimo rapporto che invece si può stabilire con lui. Il lavoro di IHP è di fare divulgazione, all’interno lavorano anche un veterinario ed un etologo, partono dalla conoscenza dell’animale. Nella nostra legislazione il cavallo viene considerato in modo confuso, a volte viene considerato animale “d’affezione”, altre volte “da reddito”; non si sa quanti ne circolano in Italia, non c’è tracciabilità, ci sono scarsi controlli e tutto ciò comporta conseguenze: sia per quanto riguarda il loro maltrattamento, sia per quanto riguarda la sanità pubblica.

 

Camilla introduce il caso di Agropoli (Salerno). Sonny riferisce che IHP gestisce il primo Centro di recupero in Italia per equidi sottoposti a maltrattamenti e sequestrati in base alla legge 189 del 2004. Il Centro è stato nominato con Decreto del Ministero della Salute del 23 dicembre 2009, non ha contributi pubblici. Avere un centro di recupero ha dato una svolta nei casi di maltrattamento, data la stazza degli animali e la difficoltà di collocarli. IHP opera per il loro recupero, sia dal punto di vista fisico che comportamentale. Ad Agropoli sono intervenuti nell’ottobre del 2010, in collaborazione con Edoardo Stoppa. Viene proiettato il 1° breve filmato in cui si vede Stoppa aggredito dal proprietario dei cavalli che verrà poi arrestato; i cavalli sono stati sequestrati e portati al Centro IHP. Sonny riferisca che in quel caso c’erano anche altri animali: cani e ovini, anch’essi sequestrati, e venivano allevati per reddito. E’ stato il primo caso in cui hanno accolto cavalli da fuori Toscana.

 

Camilla chiede che cosa si prospetta in questo momento, in cui si teme che venga soppressa la Forestale, Corpo prezioso nelle operazioni di sequestro. Sonny fa presente che ad IHP sono “reduci” da un faticoso trasloco ma che riprenderanno al più presto i contatti e che diranno la loro in merito alla prospettata soppressione della Forestale, all’interno della quale opera il NIRDA (Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali), apposito corpo contro il maltrattamento. Ci sono anche i N.A.S.(Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) ma questo opera con obiettivi un pò diversi, più di tipo ambientale. IHP si unirà quindi al coro delle altre associazioni animaliste per mantenere la Forestale. Il caso di Colleferro (RM) è stata la svolta epocale, la più grande operazione di sequestro in Itali: 210 cavalli (più 29 nati dopo il sequestro), nel caso sono intervenute 2 Procure, il Ministero della Salute, il Nas, il Corpo Forestale, i Carabinieri, l’Asl, l’Enpa, Nirda, Legambiente, IHP. Ha avuto un costo di euro 65.000, tutti di privati. Questo caso ha dato i presupposti per poter instaurare un tavolo di lavoro con le Autorità. Ha avuto una durata dal gennaio 2013 al marzo 2014. Viene proiettato il 2°breve filmato in cui si vedono resti di cavalli morti in un ampio terreno. Sonny riferisce che i maltrattamenti duravano da tanti anni ed erano sotto gli occhi di tutti , avvenivano da parte di un “personaggio” temuto. Sonny ringrazia i tanti volontari che hanno partecipato al caso e di cui diversi sono qui, stasera. Quando emerse la vicenda di Colleferro, nel gennaio 2013, IHP c’era da 3 anni; Sonny andò personalmente  a vedere ed accertò che c’erano resti di cavalli morti dappertutto; venivano lasciati morenti anche a pochi metri dalle case. E’ stata un’esperienza molto pesante dopo la quale IHP ha fatto un salto di qualità, gli è stata affidata la gestione di oltre 200 cavalli. In seguito 130 sono stati fatti adottare, 110 dal Corpo Forestale, altri da altre Associazioni. Sono stati spesi oltre 15.000 euro per i casi più urgenti che necessitavano di ricoveri in clinica veterinaria.

 

Camilla chiede di altri casi in Toscana. Sonny riferisce di un sequestro a Serravalle Pistoiese. Purtroppo anche se in regioni come la Toscana c’è un pò più attenzione per gli animali , rimangono casistiche di ignoranza (non conoscenza dell’animale) che sconfinano nel maltrattamento. Spesso, nel caso del cavallo, le differenze fra una certa incuria e vero maltrattamento sono poco definite. Il cavallo ha bisogno di vivere in grandi spazi, di un rifugio e di potersi alimentare più volte al giorno con piccole quantità (pascolamento). Spesso è difficile interloquire con il proprietario del cavallo. A Serravalle c’erano 3 cavalli reclusi in un piccolo casolare e la situazione era conosciuta dalle Autorità locali che, a seguito di denuncia sono intervenuti. E’ intervenuta anche l’Asl che però non ha certificato il maltrattamento. Nel 3° breve filmato si vede l’immagine dei cavalli “prima”, da reclusi, con aria spenta e “dopo”, liberi, vivaci e a testa alta.

 

Camilla chiede quanto costa  mantenere un cavallo. Sonny risponde che per mantenerlo in maniera naturale, quando non sono necessarie cure particolari, occorrono circa 1.200 euro all’anno. Se però scatta una patologia, le cure sono molto costose, per esempio, un ricovero in clinica può costare 4.000/5.000 euro all’anno. La vecchiaia del cavallo è molto lunga e quindi le spese lievitano. Nel Rifugio di IHP, solo per il fieno, occorrono circa 3.000 euro al mese. Al Centro hanno diversi cavalli anziani, alcuni malati. Camilla chiede se i cavalli che vivono liberi, in natura, si ammalano di meno e Sonny conferma. Gli viene chiesto poi del trasloco e Sonny racconta che l’Associazione è nata da poco, circa 5 anni fa, grazie alla disponibilità di un privato; dopo qualche anno tale disponibilità è venuta meno e quindi l’anno scorso, nell’arco di 6 mesi, hanno fatto il trasloco su un terreno di circa 15/16 ettari; in primavera verrà terminato l’allestimento. Hanno avuti tanti volontari e donazioni, non solo di soldi ma anche di materiali (coperte, macchinari). Tutto questo è stata una vera molla! Camilla gli chiede che “effetto” ha fatto il trasloco sui cavalli, se sono rimasti disorientati e Sonny dice che non li ha affatto scossi, anzi, racconta di Petit, un loro cavallo “vecchietto” di 30 anni che, appena arrivato nel nuovo rifugio, si è lanciato in una bella galoppata! La settimana scorsa hanno effettuato l’ultimo salvataggio su cavalli positivi all’anemia infettiva equina. Nel caso di sieropositività l’incidenza che la malattia si sviluppi è molto bassa (0,5%) ma la conseguenza, di solito, è il macello. Loro di IHP in genere non intervengono su richieste di privati, in questo caso però sono intervenuti per 2 cavalli positivi, sotto sequestro sanitario in provincia di Frosinone e che, a breve entreranno al rifugio IHP.

 

Dopo la lettura, da parte di Camilla, di un breve resoconto di Daniele Corsi in visita al Centro, Sonny riassume che:

 

il loro impegno non è solo salvare le vite dei cavalli (i numeri degli animali da salvare sarebbero troppo alti) ma la divulgazione. E’ un mondo molto vasto che va dall’ippica, all’allevamento, alla macellazione, ecc. Fa presente che occorrono aiuti, non solo economici, ma anche “di braccia”. La ricaduta personale è un meraviglioso contatto con l’animale. Come progetto a medio e lungo termine hanno una proposta di legge di tutela dei cavalli che contenga dei parametri del loro benessere; e poi incontri con Enti e Autorità per l’istituzione dell’anagrafe dei cavalli sul territorio e poi sensibilizzare le persone che non conoscono questo animale. Occorre un cambiamento culturale per arrivare ad un cambiamento normativo. Hanno anche in progetto di attivare delle sedi locali in altre Regioni.

 

Camilla invita quindi tutti a prenotare una visita al Centro,che è un’esperienza bellissima! (e-mail: ihp@horseprotection.it)

L’incontro termina alle ore 23,35. In sala è possibile acquistare alcune magliette e felpe con il logo di IHP il cui ricavato andrà a beneficio del Centro.

 

 

Discussion

One Response to “La serata a Settignano pro IHP / Resoconto di Sabrina Parretti”

  1. Grazie Sabrina per l’emozionante racconto. Per me è come essere stata presente

    Posted by Paola Re | 25 Gennaio 2015, 14:30

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