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I Fondamentali_2
Approfondiamo il tema dei “fondamentali”, con alcuni consigli sugli strumenti da tenere in cucina.
Iniziamo con una premessa: non importa avere 50 utensili per tipo, il mio consiglio è pochi ma buoni. Meglio un buon coltello affilato che un set a basso costo che comprende coltelli che non userete mai, col rischio di rallentare i tempi di preparazione o ancor peggio di tagliarvi.
Parliamo prima di tutto quello che definisco l’invenzione più importante dopo il fuoco, cioè il frullatore a immersione. Sceglietene uno affidabile e potente, almeno 600 watt. La sua capacità di emulsionare sarà indispensabile nella preparazione di panna, maionese e creme vegan. Se andate a “spulciare” l’archivio delle ricette del Pasto Gentile, vedrete che quasi sempre questo utensile, appare.
Adesso passiamo ai coltelli. Visto che la nostra cucina non prevede operazioni “barbare” come il disossamento, possiamo lavorare bene anche con un solo coltello. Personalmente mi trovo molto bene sia col Santoku o Nakiri, modelli giapponesi maneggevoli ed efficaci, il secondo nasce proprio per il taglio delle verdure, ma anche un più conosciuto Trinciante svolgerà degnamente il suo lavoro.
Potete abbinare a questo uno spelucchino semplice o a lama ad uncino, per le operazioni di pelatura o rifinitura.
Infine un buona lama seghettata sarà utile per panificati e alcune torte.
Potete utilizzarli tutti su un tagliere. Per il mio trascorso biografico ho una passione romantica verso quelli di legno, che oramai sono considerati poco igienici e superati da quelli in politilene, così come i mestoli.
Certamente non può mancare una frusta di media misura, un pennellino e un tarocco in silicone, conosciuto anche come lecca-pentole.
Infine procuratevi un setaccio a trama fitta e un panno di cotone non trattato, indispensabili nella produzione di latte vegetale e cagliati.
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