Jo-Anne McArthur ha detto in un’intervista di sognare un mondo nel quale gli animali non siano schiavizzati a vantaggio della società umana. Il suo progetto We Animals, cioè la campagna fotografica condotta in decine di paesi e il libro che ne è scaturito, va dunque interpretato come un contributo alla conoscenza e alla comprensione della condizione degli animali nella nostra società. Perché solo la consapevolezza e il rifiuto dell’ingiustizia possono generare un cambiamento. We animals è un rapporto sullo stato del pianeta, su uno dei suoi lati più oscuri.
Diceva Gandhi che la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta di animali; se questo è vero, la conclusione cui dobbiamo arrivare è durissima e drammatica, perché milioni di animali vivono e soffrono in condizioni terribili e in via di peggioramento man mano che la società industriale e dei consumi avanza, poiché la tecnologia ha finito per industrializzare e allargare la scala dei sistemi di sfruttamento e schiavitù.
Jo-Anne è una fotoreporter di grande qualità e non ha avuto bisogno di proporre le immagini più cruente e sanguinarie per restituire il grido di disperazione che arriva dagli animali non umani che condividono con noi il martoriato pianeta Terra. Lei stessa, dovendo scegliere fra tanti scatti, sceglie some immagine simbolo del suo lavoro la fotografia che ritrae un coniglio all’interno di un mattatoio. E’ ripreso in primo piano e ha uno sguardo toccante: è sottomesso e terrorizzato, abbassa gli occhi e la testa come a cercare riparo, perché sa bene d’essere il prossimo della catena di smontaggio. Sullo sfondo, appesi a una catena, appunto, si vedono i corpi mutilati e spellati dei suoi fratelli. E’ l’industria del cibo vista da vicino.
Il piccolo, coraggioso editore Safarà di Pordenone ha pubblicato un libro bellissimo, che raccoglie le immagini ma anche i testi scritti da Jo-Anne per accompagnare le sue fotografie: WeAnimals è un’inchiesta sulla disperazione altrui come autentica base morale della nostra società, ed è anche un libro sulla dignità dei non umani, che compaiono in queste immagini sofferenti, umiliati , schiavizzati ma infinitamente più coraggiosi degli umani che li circondano e a volte compaiono nelle fotografie di Jo Anne.
E’ impossible, sfogliando queste pagine, non sentirsi in qualche modo responsabili di tanta ingiustizia, inadeguati a rispondere al messaggio di dolore che arriva dagli altri animali. Tanta dignità meriterebbe di più. Il messaggio di We Animals forse è proprio questo: un invito a fare di più.
“Noi Animali, We Animals” è è pubblicato dall’editore Safarà, con la traduzione di Cristina Pascotto, costa 29,90 euro, sono 251 pagine
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