A Chieuti, in provincia di Foggia, si tiene un’anacronistica e crudele corsa di buoi. Abbiamo scritto al sindaco e al responsabile dei servizi veterinari per chiederne la cancellazione. Chiunque voglia fare altrettanto ecco gli indirizzi dsssansevero at aslfg.it, anagrafe at comune.chieuti.fg.it
al Comune di Chieuti
al direttore dei servizi veterinari di San Severo/Chieuti
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Signori,
con questo messaggio sono a chiedere che non venga concessa l’autorizzazione alla corsa dei buoi di Chieuti.
Si svolge su un percorso inadatto ed è stato accertato che i buoi vengono maltrattati, come numerose documentazioni hanno mostrato al mondo.
Le immagini del sangue di questi buoi derivante dalle ferite inferte con i pungoli stanno circolando su internet urtando la sensibilità collettiva.
Vi ricordo anche, che molte Consulte comunali stanno modificando i loro Regolamenti di tutela degli animali
- la sensibilità e la conoscenza dei cittadini nei confronti degli animali è notevolmente aumentata e pretende uguale sensibilità e conoscenza da parte delle Istituzioni
- l’art. 13 del Trattato di Lisbona impone agli Stati membri di tener conto degli animali definiti come “esseri senzienti”, nelle loro politiche.
- la Dichiarazione di Cambridge, firmata dai maggiori scienziati mondiali, stabilisce che gli animali (tutti i mammiferi, tutti gli uccelli e tanti altri) hanno una coscienza
- secondo il D.P.R. 31 marzo 1979 e il D.P.R. 8 febbraio 1954 n. 320, in quanto Sindaco lei è responsabile del controllo e della vigilanza sul benessere e la tutela di tutti gli animali presenti nel territorio comunale, siano essi d’affezione, da reddito, da cortile, selvatici o esotici.
- l’art. 544/ter della legge 189/2004 considera illecito penale ogni maltrattamento di animali
Mi appello infine anche a quelle grandi qualità che sono l’empatia, la compassione, l’affratellamento che fanno di ognuno di noi parte del tutto, vicino a chi soffre. E ogni vita soffre, anche quella degli animali (la domanda non è ‘Possono ragionare?’, né ‘Possono parlare?’, ma ‘Possono soffrire?’ – Jeremy Bentham 1748-1832).
Mi aspetto che Voi non rimaniate insensibili alle informazioni che ho cercato di trasmettere, ma soprattutto al muto dolore degli animali utilizzati in modo appropriato e contrario alla loro etologia. Un diverso modo di pensare l’umanità e le sue relazioni con il resto dei viventi dipenderà anche dalle Vostre scelte.
Ringraziandovi per l’attenzione, resto a disposizone per collaborare in qualsiasi modo con lei nel senso sopra indicato.
Spero che abbiate la gentilezza di rispondermi
Camilla Lattanzi,
cittadina e autrice radiofonica
A prescindere dal fatto che prima ‘guardo in casa mia’ (regione), sn pienamente d’accordo. Stiamo tornando al medio evo commento sempre tra me e me… Ma un bel torneo di palla a mano tra umani, magari al mare, visto la stagione??? Tanto tempo fa qualcuno disse: “[…] amano come noi la dolcezza della vita […]”. E qualcun altro ha detto “meno male che gli manca la parola, altrimenti (noi umani)andremo tutti a nascorderci”.