All’Assessore all’ambiente della Provincia autonoma di Trento, Michele Dallapiccola ass.aft@provincia.tn.it
Egregi amministratori,
Daniza, una mamma orsa di 18 anni introdotta nei boschi del Trentino grazie a un programma di reinserimento, ha ferito (in modo non grave) un cercatore di funghi nei pressi di Pinzolo, per difendere i suoi due cuccioli.
Adesso l’orsa è ricercata per venire catturata (sola? con i suoi cuccioli?) e c’è un altissimo rischio che possa venire abbattuta.
Ma per quale motivo catturare l’orsa? Per “rieducarla”?
L’orsa ha il diritto di difendere se stessa e i suoi cuccioli e non c’è niente di anomalo nell’accaduto: il comportamento di mamma-orsa rispecchia il normale comportamento di tutti i mammiferi con prole al seguito.
Per contro, chi decide di andare a funghi, di fare gite in riserve dove sono presenti animali selvatici protetti, si deve assumere tutte le responsabilità degli eventi creati dalla sua presenza.
Chiedo ai responsabili della Provincia autonoma di Trento che la cattura non sia una scusa per abbattere l’orsa e che prevalga l’interesse di tutelare la biodiversità che Daniza e i suoi cuccioli rappresentano e con loro la sopravvivenza degli orsi in Italia.
Camilla Lattanzi
autrice radiofonica
Discussion
No comments yet.