Ecco un resoconto della serata “Gli altri animali sono animalisti!” dell’11 giugno a Settignano.
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Settignano – 16 giugno 2014 – incontro con Marco Reggio e Luigia Marturano della redazione del blog Resistenza Animali
L’incontro ha inizio, dopo un’ottima ed abbondante cena vegana, alle ore 10 circa. Parla per primo Marco Reggio:
– ” In un momento storico in cui il movimento animalista comincia ad avere una certa rilevanza, stasera cercheremo di far parlare “i ribelli”, cioè gli animali che hanno tentato la fuga, il riscatto della propria vita. E’ questa una prospettiva nuova, non “paternalistica”, nata da un disagio di persone di “attivismo radicale”, di fronte al consueto modo di vedere gli animali come esseri da difendere, impossibilitati a farlo da soli (è uno slogan ricorrente il “..Parliamo per chi non ha voce”. Il fenomeno per cui sono gli stessi soggetti oppressi ad iniziare una forma di ribellione, si è avuto, in altri movimenti di liberazione, come per esempio quello della donna. Per gli animali invece l’atteggiamento è sempre quello di difesa di soggetti passivi. Questi attivisti hanno allora creato un blog e cominciato a filmare episodi di tentativi, da parte degli stessi animali, di fughe da circhi, zoo, macelli, ecc. Nel farlo si sono resi conto che ogni giorno accadono alcuni episodi di questo tipo.
Questo significa anche una diversa posizione di solidarietà nei confronti degli animali: a fianco, piuttosto che di guida. C’è uno storico americano, Jason Hribal, che sosteneva che il movimento di liberazione animale sia nato proprio da episodi di liberazione che gli animali hanno fatto di loro stessi, come avvenne nell’800, con un gruppo di cavalli da traino; dalla loro parte si schierarono alcuni uomini e da qui derivarono migliori condizioni di trattamento dei cavalli. Tante tecniche di sfruttamento di animali, come ad es. nell'”addestramento” nei circhi, ecc. Sono derivati come reazione alla resistenza animale. Degli esempio sono la castrazione e la selezione genetica che vengono fatte per ottenere animali più docili e gestibili; ci sono anche dei tests per verificare la docilità delle galline.
Nonostante tutto, però, permangono degli individui animali che si ribellano, anche organizzandosi in gruppo; di solito finiscono abbattuti o re-imprigionati ma qualche rara volta vengono anche recuperati in qualche centro gestito da umani compassionevoli. Così è stato, per esempio, nel caso della mucca Teresa che, fuggendo da un allevatore, aveva tentato di attraversare lo stretto di Messina a nuoto. Una cosa interessante da notare è il parallelismo fatto da una persona “trans” tra la sua posizione e quella di un animale che si ribella al suo ruolo di schiavo; quasi un immedesimarsi nella ribellione dell’animale rispetto ad un ruolo che rifiuta”.
Vengono proiettati alcuni filmati:
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nel primo, girato con un cellulare, nella regione del Kerala in India, si vedono alcuni elefanti addobbati per una festa di strada; forse infastiditi dal frastuono e dalla folla intorno, si imbizzarriscono, scaricano le portantine con i loro conducenti, seminando il panico intorno; non si vede se fuggono o se (più probabile) vengono recuperati.
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nel secondo, girato nel 1937, si vede “la caccia” ad alcune scimmie fuggite da uno zoo;
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nel terzo la fuga del giraffino Alexander, ad Imola, due anni, fa, quando fu ucciso da un’eccessiva dose di narcotico “sparatagli” da un veterinario Asl. La sua morte ha però avuto come conseguenza che, da allora, il Comune ha vietato altri attendamenti di circhi.
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nel quarto si vede un caso simile, la tigre Tatiana che si ribella al suo domatore e anch’essa viene uccisa dal troppo narcotico.
La serata prosegue con l’intervento anche di Luigia Marturano ma, a causa dei frequenti “black out” della luce elettrica, non è possibile un “reportage scritto” più completo. Una cosa importante che viene detta è che il loro blog è nato come un archivio di foto e filmati che documentano queste fughe, questi tentativi di riscatto e che chiunque ne abbia, di spedirli a loro.
11 giugno 2014, Sabrina Parretti
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