Un altro lupo ucciso in Maremma, un’altra esibita crudeltà. L’animale è stato ucciso a fucilate, decapitato e il suo corpo esibito su un ponte lungo l’Aurelia. Un chiaro messaggio inviato a tutti i cittadini: si è mostrato quale livello di protervia e di violenza si è disposti a raggiungere in questa guerra ai selvatici.
E’ il nono lupo (o ibrido) ucciso negli ultimi mesi in Maremma, dove è in corso – ormai possiamo dirlo – una campagna ufficiosa di sterminio di questo animale: un modo di farsi giustizia da sé in barba alla legge, all’intelligenza, alla giustizia.
Da tempo gli allevatori della Maremma lamentano le aggressioni alle greggi da parte di lupi, ma anziché cercare con i cittadini e le istituzioni una soluzione, hanno scelto di giocare la carta dell’atavica avversione popolare verso i lupi – una sorta di superstizione – e di passare alle armi.
Una via possibile per la convivenza fra le comunità umane e i lupi esiste – recinzione dei pascoli, uso dei cani pastore, ricorso a ventuali risarcimenti – ma si è invece imboccata la strada dell’esasperazione e della violenza. In Maremma è in corso una campagna di raccolta firme per proteggere i lupi, le istituzioni devono intervenire con forza, bloccare la strage e darsi da fare seriamente per individuare i responsabili delle uccisioni.
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DA PICCOLA AVEVO PAURA DEI LUPI (FIABE…)
OGGI HO PAURA DI ‘MOLTI’ umani.