In India le scimmie sono protette e venerate. Sono rispettate e nutrite. Ma, soprattutto, in India le scimme sono tante e, decisamente, ben organizzate.
Al punto tale che – racconta il New York Times, che ha intervistato il direttore dei servizi veterinari locale – secondo gli abitanti di Delhi sono diventate invadenti, perfino aggressive, insomma: – dicono – sono un problema. Perché entrano nelle loro case, fanno scorribande o perfino mettono in atto astuti trabocchetti nei quali i visitatori del tempio di Krishna si vedono sottrarre i loro occhiali tenuti poi in ostaggio in cambio di una generosa quantità di cibo: una strategia di gruppo per rivendicare semplicemente i loro spazi, la libertà, cercare di riappropriarsi del loro territorio.
A Delhi ognuno affronta la situazione alla propria maniera: c’è chi lascia fuori dalle case del cibo (poi magari lamentandosi), chi dà loro direttamente da mangiare nelle strade e vicino ai templi nel tentativo di ingraziarsi il dio indù Hanuman, del quale tra l’altro- è bene ricordarlo- sono considerate l’incarnazione vivente. Altri, invece, hanno preso come animale domestico proprio una scimmia ma appartenente a una specie più grossa (di tipo langur) che, marcando il territorio, allontana le altre più comuni (di tipo rhesus).
Qualcuno, infine, ha tentato di catturarle. Ma, niente da fare: le scimmie sono diventate sempre più abili e hanno imparato a evitare le trappole. E poi, se per caso riescono a prenderle, scappano immediatamente dal santuario dove le hanno portate. Insomma, mai come in questo caso vale il detto” “l’unione fa la forza…”
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