Ecco come Alessandra Giannini, membro della giuria e autrice del blog di alta cucina vegan http://www.officinavegana.it/ racconta la gara di torte avvenuta a Settignano durante la due giorni del primo e 2 novembre
————————–
La torta è da sempre una delle più dolci espressioni di affetto che vengono manifestate a tavola.
Se la torta poi è anche “cruelty free”, l’amore dimostrato è addirittura maggiore perché è esteso anche agli animali e all’ambiente. Far parte della giuria della gara delle “torte gentili” durante l’International Vegan Day che si è svolto domenica 2 Novembre presso la Casa del Popolo di Settignano, è stata un’esperienza divertente, istruttiva e gratificante.
Averla condivisa con due mostri sacri come Riccardo Gualtieri, pasticcere da tre generazioni che ha veganizzato di tutto, e Gabriele Palloni, vegan chef a domicilio dalla forte “toscanità” espressa nei suoi piatti, è stato davvero emozionante. Ci siamo trovati molto in sintonia e abbiamo trascorso un pomeriggio di assaggi davvero piacevole.
La magica alchimia dell’interazione tra vari ingredienti ha dato vita a bellissime, golose e originali creazioni, alcune anche parecchio bizzarre… Castagne incastonate in strutturatissimi castelli di pasta frolla, bucce di mele caramellate ad arricchire preziosi tartufi, Sacher rivisitate à la mode, pie dai sapori anglosassoni di cioccolato e menta, esotici cheesecake di tofu e gusti tropicali, tradizionali connubi di cioccolato e pere, torte a scacchi create unendo due ricette apparentemente improbabili, ciambelloni che ricordano le ghirlande appese alle porte nei giorni di festa, e torte di mele e spezie che strizzano l’occhio al Natale.
Erano tutte particolari e tutte buone, ma purtroppo la giuria ha dovuto fare delle scelte ed è per questo che abbiamo dato vita a dei premi per delle caratteristiche specifiche: estetica, gusto, torta da colazione, originalità e la categoria “buona, ma servono dei piccoli accorgimenti”.
I vincitori hanno estratto a sorte i premi messi gentilmente a disposizione dagli sponsor: 1 kg di pasta fresca vegan, metà della quale ripiena, del pastificio artigianale “Sfoglia d’Autore”, una cena per due persone presso la creperie/bistro “Crepapelle”, una cena per due persone presso la pizzeria “Sciué Sciué”, un millefoglie vegan al ribes della “Pasticceria Gualtieri” e infine una cena per due persone presso il ristorante “Le Fate e le Stelle”.
Se nel mondo onnivoro fare una torta è una cosa relativamente semplice, nel mondo vegan servono alcuni trucchetti, occorre sapere che tipicamente i tempi di cottura saranno più lunghi, che gli ingredienti secchi andranno uniti soltanto “all’ultimo” a quelli umidi, che il cacao mescolato a pochissimo aceto di mele avrà un effetto “vulcano” sul sollevamento della torta, che le uova si possono sostituire con delle miscele di amidi o con una gelatina di semi di lino (che ne aumenterà anche il contenuto di fibre) e molto altro.
Non occorre avere la presunzione di uno chef stellato, ma soltanto un po’ di amore. Le torte in gara oltre a essere belle e buone per il palato, sono state degli esperimenti di bontà nei confronti di chi è quotidianamente sfruttato per il suo latte o per le sue uova.
Nella speranza che questo sentimento sia contagioso, posso solo ringraziare i vegan-pasticceri che hanno partecipato alla sfida della “torta gentile”, sperando di avere presto le loro fantastiche ricette. Signore e signori, è stato un onore.
Discussion
No comments yet.