Ogni anno l’8 giugno si celebra il World Ocean Day, la Giornata Mondiale degli Oceani.
Il World Ocean Day nasce nel 1992 per volere del Governo del Canada in occasione del Vertice della Terra di Rio de Janeiro. Dopo la risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvata nel dicembre 2008, la Giornata Mondiale degli Oceani è stata ufficialmente riconosciuta dall’ONU: da allora viene sempre celebrata l’8 giugno con manifestazioni in tutto il mondo.
A Milano in Piazza San Carlo, nel centro della città, il movimento 269Life ha aderito alla giornata mondiale per gli Oceani allestendo un presidio con scenografie a tema, proiezioni video e un banchetto informativo sullo sfruttamento Oceanico, sia dal punto di vista ambientale sia da quello animale che avviene con il massacro e la sofferenza di miliardi di pesci catturati o costretti a crescere in allevamenti intensivi in condizioni indescrivibili e crudelmente macellati dall’uomo.
Ma i mari e gli oceani – spiegano gli attivisti di 269 Life – si tutelano anche scegliendo una dieta vegana, che oltre ad evitare la morte di essere viventi, eliminerebbe gli allevamenti di pesci, tra le ragioni principali di un gravissimo inquinamento delle acque a causa delle deiezioni, dei farmaci e degli antibiotici che vengono loro somministrati e dei numerosi cadaveri di animali non rimossi.
Ecco perché al presidio erano presenti, non solo materiale informativo sulla tutela del mare della fauna marina con documenti forniti dall’organizzazione internazionale Sea Shepherd che sono stati letti al microfono ma, anche, volantini sulla scelta vegan e alcuni assaggi di piatti cruelty free.
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