Camilla Lattanzi ha scritto questo articolo nel quale propone una sua lettura degli “scandali alimentari” in corso in Europa, fra carne di cavallo non dichiarata presente in certi alimenti, uova “bio” che sono prodotte in modo ben diverso da come molti immaginano. Camilla scrive che l’alimentazione bio può diventare un diversivo individualista – e anche legato al censo – anche nell’ambito del consumo critico, mentre sarebbe necessaria una lotta collettiva per il diritto alla buona alimentazione (magari cruelty free).
L’articolo si può leggere qui.
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