Ci rallegriamo per la comunicazione dell’Assessore della Provincia di Prato Antonio Napolitano che abbiamo ricevuto ieri, mercoledi 17 luglio 2013 nella quale veniva formalizzato che “la Provincia di Prato non delibererà nessun abbattimento per il piano di controllo della volpe”. Va riconosciuto all’Assessore Antonio Napolitano il merito di non essersi mai sottratto al confronto, cosa niente affatto scontata.
Tuttavia ci teniamo ad aggiungere che questa decisione, doverosa nei confronti delle 100 volpi e dei loro cuccioli, non è completa: senza le adeguate opere di prevenzione, con le continue immissioni di selvaggina di allevamento, l’anno prossimo ci sarà nuovamente qualcuno che si alzerà per annunciare che le volpi sono troppe e devono essere abbattute.
Riteniamo dunque ora più che mai valida la nostra proposta di affrontare il tema in modo preventivo, istituendo un tavolo tecnico, con soggetti di enorme esperienza che siamo in grado di indicare, per adottare da subito metodologie alternative alle doppiette in modo da non dover affrontare l’anno prossimo la medesima questione.
Infine ci risulta che martedì 16 luglio scorso si sia svolta in Provincia una nuova Consulta sul calendario venatorio, durante la quale è stata discussa una possibile pre-apertura della caccia, che la Provincia potrebbe anticipare di due giorni rispetto al Calendario venatorio previsto dalla Legge Regionale e una possibile estensione del permesso di caccia a specie acquatiche (anatidi). Ci auguriamo che queste voci vengano immediatamente smentite dall’Assessore Napolitano in quanto sono totalmente inaccettabili per una fauna che sarà già pesantemente martoriata dalla imminente stagione venatororia.
la redazione di RESTIAMO ANIMALI assieme a CABS, CEDA, GAT, ITALIA NOSTRA, LAC
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