La Provincia di Siena ha deciso di autorizzare la “caccia alla volpe in tana” dal primo aprile al 31 luglio (qui un articolo), facendo un grandissimo regalo alle associazioni venatorie, che possono così prolungare la “stagione” e anche legittimarsi come partner dell’amministraizone pubblica nel controllo del territorio e dell’ambiente.
La scelta della Provincia di SIena ha presupposti di ordine ambientale assai fragili, come tutti gli interventi detti di controllo e contenimento della fauna selvatica; la caccia in tana è in realtà una pratica crudele (cani addestrati entrano nelle tane proprio nel momento in cui le madri allevano cuccioli piccolissimi attirando all’esterno gli adullti che a quel punto vengono fucilati) che si motiva in quanto tale. Se davvero vi fosse bisogno di intervenire per garantire un equilibrio ambientale (ma in questo caso la caccia andrebbe immediatamente messa fuori gioco), ci sarebbero gli strumenti per farlo in modo non cruento.
Siamo però di fronte a una scelta di tipo politico che vede ancora una volta le amministrazioni locali toscane spalleggiare la lobby elettorale dei cacciatori.
Sabato 30 marzo a Siena è previsto un presidio in piazza del Duomo 9 – ore 14 – davanti alla sede dell’amministrazione provinciale.
È fondamentale presidiare affinché la possibilità di commettere questa crudeltà venga definitivamente eliminata !
Perché l’ENPA senese e’ assente ?