comunicato stampa
La petizione pubblica on line ha superato le 27.000 firme http://www.change.org/petitions/fermiamo-la-strage-di-100-volpi-nella-provincia-di-prato
Dopo la denuncia e il congelamento della delibera, adesso arriva la proposta: una carrellata di alternative scientificamente fondate, ecologicamente sostenibili, etiche e cruelty-free, che farebbero della Provincia di Prato un’Amministrazione-pilota in Europa.
L’assessore provinciale Antonio Napolitano, nella riunione con le associazioni animaliste e ambientaliste di martedì 11 giugno, ha chiesto che venissero presentate alternative praticabili alla strage di cento volpi, che era stata indicata come soluzione a un supposto problema di sovrappopolamento.
L’assessore ci ha appena fatto avere il documento tecnico di supporto a quella decisione ma non ci pare che contenga dati frutto di un’attendibile prova del sovrannumero della popolazione di volpi e dei danni eventualmente arrecati.
I nostri esperti stanno studiando la documentazione e a breve daranno una valutazione.
Intanto vogliamo proporre all’assessore uno schema d’intervento scientificamente fondato, eticamente corretto e immediatamente applicabile.
L’intervento prevede tre livelli di azione: a breve, medio e lungo termine e il rilancio di una politica che sappia essere protagonista e mettere al centro le più avanzate riflessioni etiche e le più accreditate buone pratiche scientifiche cruelty-free.
Stop all’immissione di “selvaggina”
Interventi di natura ambientale (per esempio ingabbiamento di zone rifiuti e discariche, obbligo messa a dimora in ripari sicuri per gli animali allevati potenzialmente predabili, ecc)
Informazione e formazione dei cittadini su un corretto rapporto uomo-natura
Contatto immmediato con tecnici esperti di gestione fauna alternativa alle doppiette che possiamo indicare
Organizzazione di un convegno su stato dell’arte progetti e buone pratiche di gestione fauna nell’ottica del massimo benessere animale
Avviamento di un progetto di gestione ambiente-fauna in collaborazione con tecnici esperti metodologie “cruelty-free” e suo costante monitoraggio
E’ una strada seria e percorribile, perciò chiediamo all’assessore di percorrerla e di bloccare definitivamente la vecchia determina, del tutto inutile rispetto ai fini dichiarati (contenimento numerico) e frutto di una concezione superata, gradita solo alle organizzazioni venatorie. Le nostre realtà si mettono gratuitamente a disposizione per ogni tipo di ragguaglio.
Confidiamo che l’assessore Napolitano non si pieghi alle pressioni dei cacciatori e avvii un percorso nuovo di rispetto dell’ambiente e degli animali.
CABS – LAC – la redazione di Restiamo Animali
Quanta ipocrisia…. (e ignoranza)