Domenica 17 è in calendario all’ippodromo del Visarno di Firenze una gara ippica chiamata Palio. L’organizzazione è dell’associazione esercizi storici fiorentini, che a quanto pare ha pensato di allearsi con i gestori dell’ippodromo e dare una mano al mondo delle corse dei cavalli, notoriamente in crisi. La denominazione Palio sembra un classico caso di “invenzione della tradizione”, una sorta di ammiccamento alla storia, alle radici, a un passato immaginato come età dell’oro e fonte di ispirazione.
La corsa di cavalli in programma ricalca nei suoi aspetti culturalmente deteriori proprio quella che è la vergogna dell’Italia di fronte al mondo: i palii. I cavalli vengono sorteggiati e abbinati a degli esercizi commerciali (ma potrebbero essere rioni, contrade, famiglie) come fossero macchine. Il rapporto tra i due animali, umano ed equide, non esiste. Il fantino non ha mai visto prima il cavallo, sa solo che deve spronarlo a suon di nerbate fino al traguardo. L’esercizio commerciale non conosce il cavallo, ha pagato solo una quota per farsi pubblicità attraverso la violenza sugli animali.
Restiamo Animali, Lega italiana diritti animali – Firenze onlus, Wwf Toscana, Pro Animals, Progetto Vivere Vegan, Comitato europeo difesa animali, Gruppo antispecista toscano, Organizzazione Internazionale Protezione Animali – Firenze, Italia Nostra Toscana, Italian Horse Protection
sono perfettamente d’accordo che schifo di società !