Manca alla Provincia di Prato il coraggio di cambiare. L’assessore Antonio Napolitano ha deciso di riaprire la caccia alla volpe fuori periodo, sospesa dopo la sollevazione del mondo culturale e scientifico capitanata da Margherita Hack, prima firmataria di un appello promosso da Restiamo animali e Wwf Toscana.
Martedì 4 giugno a Prato si è riunita la Consulta sulla caccia convocata dall’assessore, dominata dalle organizzazioni di agricoltori e cacciatori, presenti anche il Wwf Toscana e la redazione di Restiamo Animali. Abbiamo anche preso la parola per suggerire metodi cruelty-free in grado di mediare in qualche modo tra il diritto delle volpi alla vita e gli interessi delle imprese agricole (qui l’articolo di cronaca del quotidiano Il Tirreno, edizione di Prato).
Ma hanno prevalso, anche stavolta,le voci di agricoltori e cacciatori, i primi accorsi a lamentare i danni economici che subiscono per la presenza dei selvatici e i secondi desiderosi di risolvere il problema a modo loro.
La caccia in tana – che pare poco praticata storicamente in provincia di prato – non è stata difesa più di tanto: ha prevalso la richiesta dell’immediata riapertura alla caccia alla volpe, con il metodo della battuta e con la presenza di cani.
Il WWF e la nostra redazione hanno espresso totale dissenso e delusione per il disinteresse mostrato verso le soluzioni non cruente.
Alla fine l’Assessore Napolitano si è orientato verso la riapertura immediata della caccia, evitando solo la presenza dei cani e forse anche le battute. Vedremo. In ogni caso davvero poco, troppo poco.
In definitiva è un brusco ritorno all’antico dopo il sgenale di apertura seguito all’appello di Margerita Hack, Danilo Mainardi, Susanna Tamaro, l’eurodeputato Andrea Zanoni e tanti altri.
Il nostro servizio sulla vicenda in onda nella puntata n. 95 giovedì 6 giugno 2013 ore 9,55 (replica 16,05)
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