Si ripropone un nuovo caso di deportazione di cani randagi ad opera di un’amministrazione comunale. Stavolta siamo a Rosignano, in provincia di Livorno: il progetto è di trasferire a Reggio Emilia i cani attualmente custoditi a Cecina nel canile “Il Paratino” in via di chiusura. L’associazione Mici Felici si sta opponendo a questa scelta, che ha ragioni esclusivamente economiche (il canile reggiano propone tariffe molto basse). Mici Felici chiede di mantenere i cani sul territorio, in modo che non siano spezzati i legami con i volontari e che sia data così agli animali una possibilità di inserimento in famiglia presto o tardi. C’è inoltre una legge regionale che esclude esplicitamente la possibilità di traferire i randagi oltre i confini regionali.
Casi simili sono già avvenuti a Volterra e Sarzana e ogni volta si confrontano due concezioni profondamente diverse: da un lato chi considera i cani sotto il profilo economico, dando loro un prezzo e quindi valutandoli come un costo; dall’altro chi vede in loro vite degne di rispetto, destinatarie di sentimenti di empatia. Per sostenere la campagna di Mici Felici invitiamo a sottoscrivere e inviare questa lettera agli amministratori di Rosignano a questi indirizzi – a.franchi at comune.rosignano.livorno.it e d.donati at comune.rosignano.livorno.it (rispettamente sindaco e assessore competente), v.brogi at comune.rosignano.livorno.it e a.martinelli at comune.rosignano.livorno.it (funzionari competenti) – e agli indirizzi dei giornali locali: cronaca.livorno at lanazione.net – cecina at iltirreno.it – redazione at granducatotv.it
QUI L’INTERVENTO DI CAMILLA LATTANZI A “BELLAVISTA” SU CONTRORADIO MERCOLEDI’ 2
* Mici Felici si sta impegnando per le adozioni dei cani: il riferimento è Francesca Fiori 3479149151 (in particolare c’è Lina una Yorkina anziana, alla quale si vorrebbe risparmiare sia la partenza per Reggio Emilia, sia l’inverno al freddo)
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IL TESTO DELLA LETTERA
egregi Amministratori
con questa mail manifesto il mio dissenso in merito alla Vostra decisione di trasferire i cani attualmente ospiti presso il canile il Paratino di Cecina
Questi sono i motivi: – il trasferimento dei cani presso il canile La Valle del Re, non solo impedirebbe ai volontari locali di seguirne la sorte, ma contravverrebbe espressamente alle prescrizioni ed alla ratio legis a cui è ispirata la normativa nazionale con la legge n.281 del 1991, che ha dato attuazione alla Legge della Regione Toscana n.59 del 2009 per la tutela degli animali di affezione e la prevenzione del randagismo; secondo l’art.32 comma 9 delle suddetta legge regionale:
i Comuni che non dispongono di strutture proprie da adibire a canile rifugio, devono utilizzare “i canili presenti SUL TERRITORIO REGIONALE O DI COMUNI LIMITROFI anche se appartenenti ad altre regioni”;
tale prescrizione consente evidentemente di perseguire le finalità di cui all’art.1 di detta legge, laddove il legislatore valorizza espressamente il ruolo delle associazioni di volontariato iscritte in albi regionali e quindi locali, per perseguire il benessere degli animali d’affezione;
il rispetto della legge regionale è, del resto, previsto come presupposto dallo stesso bando di gara vinto dal suddetto canile;
è noto, peraltro, che le gare a ribasso negli appalti relativi al servizio di mantenimento dei cani assecondano gestioni che contravvengono ai principi cui è ispirata tutta la normativa in materia: il corrispettivo richiesto dal gestore del canile di Reggio Emilia è palesemente insufficiente a garantire una vita dignitosa ai randagi chiusi nel canile; dal canto loro, i Sindaci dei Comuni restano responsabili dei cani prelevati sul proprio territorio e collocati in strutture site in altri Comuni, dovendo – fra l’altro – assicurare il possesso, da parte della struttura che li ospita, dei requisiti strutturali e delle condizioni di mantenimento degli animali almeno non inferiori a quelli previsti dalle leggi regionali e dai rispettivi regolamenti attuativi
il trasferimento dei cani in Emilia Romagna renderebbe difficile ai Comuni effettuare i dovuti controlli di legge; – infine, la notoria difficoltà di adozione dei cani peraltro a 200 km di distanza, andrebbe alla lunga a gravare sulle tasche dei contribuenti, che sarebbero loro malgrado costretti a mantenere A VITA i cani del proprio Comune.
Quanto sopra premesso, CHIEDO che vengano presi tutti i necessari provvedimenti per evitare che, nel rispetto della legge Regione Toscana n.59 del 2009, i cani dei 10 Comuni della Bassa Val di Cecina vengano trasferiti nel canile di Reggio Emilia, consentendo che essi vengano ospitati presso la struttura “Oasi del Cane e del Gatto” con la collaborazione dei volontari locali appartenenti alla Associazione Mici Felici.
Distinti Saluti
(firma)
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