Banksy è il più importante artista di strada internazionale. Con le sue opere – spesso tracciate con lo spray – ha sorpreso i cittadini di numerose città del pianeta. E’ ammirato in tutto il mondo ma nessuno conosce la sua identità.
I suoi messaggi hanno spesso sapore politico, in un’ottica pacifista, anticapitalista, anticonsumista. Ha spesso creato parodie di opere celebri e usato il registro della beffa. Prende regolarmente in contropiede i benpensanti ma a volte anche chi si crede alternativo e scopre di non esserlo, come è successo con la sua ultima installazione, un camion dal quale spuntano maiali, capre e mucche di peluche. Il camion gira il distretto dei macelli di New York, si ferma davanti alle macellerie: i lamenti dei peluche spiazzano le persone di passaggio.
Banksy non ha spiegato il senso di questo suo lavoro, ma il messaggio pare chiaro: una denuncia esplicita dell’industria della carne, delle fabbriche degli animali che sono parte integrante del sistema capitalistico e consumistico. Questa installazione ha irritato qualche ammiratore di Banksy che si è sentito punto nel vivo, ma anche stavolta la sua opera ha colto nel segno: offre un’occasione per essere più consapevoli della violenza e dell’ingiustizia che ci circondano.
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