Nuove, importanti voci si uniscono alla campagna contro la caccia alla volpe in tana che la Provincia di Siena aveva autorizzato a partire dal primo aprile scorso, per poi “congelare” per un mese sotto la pressione di associazioni, singoli cittadini e personalità del mondo scientifico e della cultura (Restiamo animali aveva promosso una lettera-appello sottoscritta da Margherita Hack, Gianni Tamino, Susanna Tamaro, Goffredo Fodi, Red Canzian, Paola Maugeri, Annamaria Rivera, Luigi Lombardi Vallauri e molti altri).
Sono le voci di un gruppo di senatori del Partito democratico, che hanno scritto al presidente della Provincia per spingerlo a rinunciare al provvedimento. I senatori scrivono fra l’altro che la caccia alla volpe in tana, oltre ad essere crudele, non ha “fondatezza dal punto di vista scientifico, e non tutela l’ambiente” e invitano quindi la Provincia a non concedere nuove autorizzazioni e ad affidare un eventuale censimento della popolazione di animali selvatici ad “organismi indipendenti e terzi”. Nel caso fossero necessari interventi, dicono ancora i senatori, questi dovrebbero essere incruenti.
La prima firmataria della lettera che riportiamo qui sotto è Monica Cirinnà, per lungo tempo impegnata nella tutela degli animali come consigliere comunale e assessore a Roma (giovedì 4 aprile andrà in onda una sua intervista a Restiamo animali, ore 9,55 e 16,05). Fra i firmatari figurano due ex presidenti della regione Toscana – Vannino Chiti e Claudio Martini – e un fresco ex assessore, Riccardo Nencini, che ha lasciato l’incarico proprio per candidarsi alle elezioni del febbraio scorso.
La giunta provinciale al momento ha solo rinviato l’apertura della caccia annunciando nuovi approfondimenti, quindi il caso non è ancora chiuso e la mobilitazione è permanente. Sabato 30 marzo scorso a Siena si è svolta una manifestazione e altre iniziative saranno prese in attesa che arrivi un no definitivo. La lettera dei senatori si aggiunge a queste mobilitazioni e non potrà essere facilmente ignorata dall’ente locale.
Al presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini
In qualità dei senatori del Partito Democratico, firmatari della presente, facciamo appello al Presidente della Provincia di Siena per esprimere la nostra disapprovazione per la annunciata “caccia alla volpe in tana” già autorizzata dal 1^ aprile e ora sospesa per un mese, come “attività di controllo” negli Istituti faunistici della Provincia di Siena.
Molti di noi disapprovano la caccia in generale, ricordando che anche la stagione venatoria appena terminata ha prodotto, come ogni anno, vittime tra gli uomini, oltre la strage di animali e i danni all’ambiente. La caccia alla volpe in tana rappresenta una ulteriore crudeltà, che non ha fondatezza dal punto di vista scientifico, e non tutela l’ambiente; tale caccia in tana si svolge in pieno periodo riproduttivo, i cuccioli appena nati sono cacciati, sbranati da cani addestrati e le madri, intente ad allattare, sono uccise nelle loro tane o durante una fuga disperata.
Chiediamo quindi alla Giunta provinciale di Siena di non reiterare i provvedimenti autorizzativi mettendo a punto invece sistemi ecologici e incruenti di controllo delle popolazioni di animali selvatici, con censimenti effettuati da organismi scientifici indipendenti e terzi. Invitiamo ad aderire al nostro appello i rappresentati di tutti gli Enti locali toscani e in particolare della Provincia di Siena, le istituzioni locali e tutte le associazioni animaliste e ambientaliste insieme ai singoli cittadini.Monica Cirinnà, Rosa Maria Di Giorgi, Silvana Amati, Claudio Martini, Vannino Chiti,
Manuela Granaiola, Riccardo Nencini (PSI), Roberto Cociancich, Anna Maria Parente, Francesca Puglisi, Paolo Guerrieri, Luigi Manconi
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