Questa è una storia molto triste e sconvolgente, che vogliamo raccontarvi affinché la memoria di Jairo Mora Sandoval si conservi a lungo e il suo impegno sia di esempio per altri.
Jairo è stato ucciso in Costa Rica il 31 maggio scorso, a soli 26 anni. Era un volontario di un’organizzazione – Widecast – che protegge le tartarughe marine. Lo hanno trovato morto sulla spiaggia, ucciso con colpi alla testa, con le mani legate dietro la schiena. I sospetti per questo assassinio si concentrano sui bracconieri, che ricavano grandi guadagni dal commercio delle uova di tartaruga. Un commercio clandestino spesso gestito dagli stessi personaggi che controllano il mercato della droga.
Jairo e gli altri volontari dell’organizzazione da tempo pattugliano le spiagge che le tartarughe scelgono per i propri nidi, ma sono le stesse spiagge che mercanti di droga e bracconieri vogliono controllare senza presenze indesiderate. Il direttore di Widecast Didiher Chacon ha detto che Jairo più volte, negli ultimi tempi, aveva chiesto aiuto alla polizia per tenere lontano i braccinieri, perciò l’omicidio potrebbe essere una vendetta verso il ragazzo e un ammonimento per l’associazione e per tutti i volontari. Widecast, a malincuore, ha sospeso i pattugliamenti delle spiagge dopo l’assassinio di Jairo: “Non possiamo rischiare altre vite, ha spiegato Chacon, anche se probabilmente questo è proprio il risultato che gli assassini volevano raggiungere”.
Secondo la ricostruzione della polizia, la sera del 30 maggio Jairo stava pattugliando la spiaggia di Moìn con quattro volontarie – tre statunitensi e una spagnola – quando il mezzo che conduceva si è trovato con la strada ostruita da un ramo. Jairo è sceso per spostarlo ed è caduto nel più classico degli agguati. Almeno cinque uomini armati hanno bloccato Jairo e hanno portato l’auto con le quattro ragazze in una casa abbandonata, portando via telefoni, denaro e altri oggetti personali. Jairo è stato portato via da due dei banditi mentre gli altri tenevano sotto controllo le ragazze. Subito dopo dev’essere avvenuta l’uccisione del ragazzo, che fino a un’ora prima dell’agguato era rimasto in contatto con la pattuglia di polizia in servizio nell’area, larga circa 18 chilometri.
La legge del Costa Rica protegge la residua popolazione di tartarughe marine, ma il consumo di uova non è mai cessato, alimentando così il bracconaggio. L’anno scorso un gruppo di bracconieri è arrivato al punto di assaltare a mano armata una “nursery” protetta per taratarughe, tenendo sotto tiro i volontari e portando via 1520 uova di tartaruga.
La presidente della Costa Rica Laura Chinchilla ha chiesto alla polizia e al sistema giudiziario del paese il massimo impegno per fare chiarezza su quello che ha definito “spregevole omicidio”.
Noi possiamo solo dire che Jairo Mora Sandoval, per il suo coraggio, per l’ostinazione che messo nel suo servizio nonostante le minacce che aveva ricevuto e a dispetto della consapevolezza d’essere d’intralcio per malviventi pericolosi, è un esempio per tutte le lotte animaliste e ambientaliste presenti e future.
Forse non è possibile continuare a pattugliare le spiagge, ma si può continuare a dare la massima diffusione alla notizia del crudele omicidio di Jairo nel Costa Rica e in tutti i paesi dove si consumano uova di tartaruga. Che si scuota almeno qualche coscenza? Che si demolisca una volta per tutte l’alibi dell’ignoranza? L’episodio del sequestro e del furto slla nursery era già un fatto gravissimo
Ma che razza di mondo è questo! Da quali belve umane è abitato? Come si può fermare la belva umana?
unica risposta: ABBATTERLA.
Jairo sei un grande e come un grande sei morto, fedele ai tuoi principi ,al tuo impegno fino alla morte!
Il tuo ricordo rimarrà come un fiore nella nera nebbia crudele in cui viviamo!