Non cessa lo stillicidio di vittime umane della caccia. L’ultimo caso è del 30 dicembre scorso. Stefano Cara, uno studente che proprio quel giorno compiva 18 anni, è morto nelle campagne di Lodè, in provincia di Nuoro, durante una battuta di caccia al cinghiale. Il giovane, data l’età, non portava armi ma partecipava alla spedizione di caccia come battitore. E’ stato ucciso da un colpo di fucile che sarebbe stato deviato da un albero nella sua direzione. Il cacciatore che ha sparato il colpo è stato denunciato e piede libero per omicidio colposo.
Secondo l’ultimo bilancio reso noto dall’Associazione vittime della caccia, il bilancio stagionale delle vittime umane della stagione venatoria è di 25 morti e 88 feriti, per un totale di 118 vittime. I decessi riguardano 18 cacciatori e 7 non cacciatori (di cui cinque sono minori). Il bilancio è aggiornato al 26 dicembre e quindi Stefano Cara è la ventiseiesima vita umana spezzata dalla stagione venatoria.
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