Al “Vegan circus”, la manifestazione antispecista libertaria che si è tenuta a Vignola (Modena), abbiamo incontrato e intervistato Martin Balluch, che ci ha parlato di alcuni aspetti della sua lotta animalista e in particolare delle tappe che hanno portato il parlamento austriaco ad approvare una legge che proibisce l’impiego di animali selvatici nei circhi.
Martin Balluch, nato in Austria classe 1964, laureato in fisica e matematica, phd in astrofisica, ha insegnato nelle Università prima di diventare un animalista a tempo pieno.
Balluch è uno degi attivisti per i diritti degli animali più noti al mondo. Ha contribuito alla fondazione della Vegan Society in Austria e dal 2002 è il Presidente dell’Associazione austriaca contro le “tierfabriken” parola traducibile come “fabbriche di animali” o allevamenti intensivi.
Il filosofo Peter Singer – autore di “Liberaizone animale”, uno dei testi fondamentali per l’animalismo contemporaneo – sostiene che Balluch sia tra i più importanti portavoce mondiali del movimento nonviolento per i diritti degli animali.
Martin Balluch è forse l’attivista che ha incassato il maggior numero di successi avendo ottenuto dallo Stato austriaco la messa fuorilegge dei polli in batteria, il divieto di utilizzo di animali selvatici nei circhi, e ha ottenuto che nella Costituzione austriaca venisse aggiunta la seguente frase: “Lo Stato protegge la vita e il benessere degli animali per la particolare responsabilità dell’uomo rispetto agli animali suoi simili”.
Per ottenere questi successi Balluch ha pagato un prezzo molto alto sperimentando le violenze della Polizia, la galera, uno sciopero della fame che lo ha portato fino all’alimentazione artificiale e una serie di costosi processi dai quali è uscito sempre a testa alta.
In questo numero della rivista Liberazioni un’intervista con Balluch firmata da Aldo Sottofattori
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