Valentina Reggioli ha seguito la manifestazione che si è svolta il 29 dicemre 2012 a Ivrea, per contestare le attività della società Rbm, che pratica nei suoi laboratori la vivisezione.
RBM è una società per azioni che esegue studi tossicologici per farmaci o altri prodotti chimici, nonché studi di sviluppo clinico e pre-clinico di nuovi farmaci. Quest’industria si trova nel Bio-Industry Park di Colleretto Giacosa (vicino ad Ivrea, in provincia di Torino). E’attiva sul territorio da più di 30 anni.
Secondo il sito web della stessa RBM, e come risulta anche dalle pubblicazioni sotto riportate, gli studi tossicologici vengono compiuti su roditori (topi, ratti, cavie, conigli, gerbilli, criceti), cani e scimmie.
Gli studi di cui l’RBM si occupa sono: tossicologia generale e riproduttiva, servizi relativi alla sicurezza dei prodotti chimici, bioanalisi e farmacocinetica, farmacologia generale, servizi per la sicurezza delle biotecnologie, studi di validazione virale convenzionale e non, servizi di prima valutazione della sicurezza, sviluppo di prodotti veterinari.
L’azionista di maggioranza è la casa farmaceutica Serono, gruppo multinazionale con sedi in 45 paesi e prodotti commercializzati in oltre 100 nazioni, con sede centrale a Ginevra. L’attività di ricerca viene effettuata in 9 laboratori, uno dei quali è appunto l’RBM.
Si sa poco delle statistiche sugli animali utilizzati da RBM. Quanto segue è quello che si ricava da pubblicazioni su siti vari:
Studi su conigli, dal sito della Società italiana di Farmacologia
Studi tossicologici su ratti, 1995
Studi su ratti, 1996
Studi farmacocinetici su cani e scimmie, 1998
Studi sulla riproduzione dei ratti
Esperimenti su criceti, 2002
Studi su scimmie, 2002PERFORM-A: Ricerca in vivo su roditori (studi di cancerogenicità) dei possibili effetti sulla salute derivanti dall’uso di telefoni cellulari e dalla vicinanza a ripetitori (2000-2004). Scheda tecnica del progetto
Si possono trovare altri studi eseguendo una ricerca inserendo come parole chiave “RBM Marxer”, sul Sito di PubMed.
Le proteste proseguiranno con cadenza mensile.
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