L’antropologa Annamaria Rivera, fra i maggiori studiosi in Italia del fenomeno razzista, è autrice fra l’altro del libro – che dà il titolo alla rubrica per Restiamo animali – “La bella, la besta, l’umano. Sessismo e razzismo senza escludere lo specismo”, ci ha parlato della continuità fra caccia, repressione e guerra, sia sul piano fattuale (l’uso di fucili armati a pallettoni da parte delle forze dell’ordine), sia su quello ideologico.
Punto di partenza della riflessione, questo articolo pubblicato da Annamaria sul sito di Micromega, con riferimento alla Tunisia, che Rivera ben conosce. Il libro più recente di Annamaria Rivera – “Il fuoco della rivolta. Torce umane dal Maghreb all’Europa” (Dedalo 2012) – è dedicato proprio alle rivolte nel Nord Africa e a una particolare, estrema forma di protesta e ribellione.
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