LE ASCIUTTE DEI NAVIGLI
Per chi abita a Milano il Parco della Martesana è uno dei pochi luoghi che è riuscito ancora a conservare intatto l’aspetto che aveva la città prima dell’intensa cementificazione: viali verdi alberati percorsi solo da biciclette e banditi alle auto, aree cani e parchi giochi per i bambini, case caratteristiche che si specchiano sull’acqua del canale che conduce parallelamente alla pista ciclabile fino alle cascine nella periferia e fuori dal centro urbano.
L’acqua sì: quella del Naviglio Martesana che dà il nome al parco e che è diventata con il tempo la casa per tante specie di animali: pesci, anfibi, uccelli e mammiferi. Quell’acqua che da alcuni mesi è completamente scomparsa per volontà del Consorzio villoresi l’ente che gestisce i Navigli e che qui, come già aveva fatto in altre zone dei Navigli Milanesi (tra cui l’oasi della Darsena) ha decretato l’asciutta totale per lavori di manutenzione delle sponde. Al suo posto ora si presenta un paesaggio desolante con i pochi animali rimasti che boccheggiano o sopravvivono nel fango e che a fatica gli attivisti della Lac, la Lega abolizione caccia, tentano da settimane di salvare.
Proprio loro sabato 7 dicembre hanno portato alla luce questo scempio con un presidio informativo e di raccolta firme sulle sponde di quello che prima era il canale della Martesana documentando quanto accaduto in questi mesi ai residenti e ai passanti.
Ce ne hanno parlato il Presidente della Lac, Graziella Zavalloni e Paola verganti, attivista sempre della Lega Abolizione Caccia
sentiamole…
L’intervento della Lega abolizione caccia contro le asciutte dei Navigli era già iniziato molto tempo prima nelle precedenti asciutte sui Navigli non solo con le proteste ma soprattutto con il recupero e il salvataggio della fauna in pericolo come ci ha spiegato Allessandro Zanaboni, attivista della Lac.
Roberta Marino
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Pingback: Contro le asciutte dei Navigli, parte la campagna / Firma la petizione | RESTIAMO ANIMALI - 7 Luglio 2016