“Vegan chef dialogante, a domicilio”
I ristoranti vegani di zona non soddisfano o scarseggiano? La vostra curiosità verso la cucina “nonviolenta” è in crescita? Pensate che dietro a una maionese senza uova non possa che celarsi un inganno? Nessun problema! Da oggi è possibile affittare uno chef vegan e vederlo preparare un pasto sopraffino, dall’antipasto al dolce, direttamente nella cucina di casa vostra, in piena trasparenza, senza alcun indicibile segreto e a un prezzo decisamente accessibile.
E’ questo il nuovo orizzonte professionale in cui si sta sperimentando il nostro Gabriele Palloni, lo chef capace di dare tutte le risposte con il garbo e la pazienza che lo connotano. Tutto quello che avreste voluto sapere sulla cucina cruelty-free e che non avete mai avuto il coraggio di chiedere. Anche perché non sapevate a chi chiederlo… Ma da oggi non è più così!
La formula è semplice: ci si accorda sul menù, Gabriele fa la spesa poi arriva a casa vostra e cucina durante il pomeriggio interagendo con i padroni di casa e gli eventuali invitati, che potranno così vederlo all’opera, fargli tutte le domande che desiderano ed eventualmente “carpire” i suoi segreti.
Gabriele cucina, serve in tavola – proprio come in un ristorante – e non se ne va prima di aver lavato i piatti! A mano o in lavastoviglie…
Il prezzo? Giudicate voi: 20 euro a persona, per minimo 4 persone, vino o altre bevande incluse.
Se invece si tratta di una cena romantica a due, il minimo è 30 o 35 Euro a testa, a seconda del menù. E lo chef è disposto a interagire un po’ meno e a dileguarsi al momento… “giusto”.
Questa formula sembra che stia funzionando molto bene: Gabs ci ha raccontato che fino a oggi è stato ingaggiato sempre da non-vegani curiosi, con i quali ha trascorso molto tempo a chiacchierare spiegando tutte le cose, rispondendo alle domande, chiarendo i dubbi e ottenendo dei sensibili cambiamenti di prospettiva tra il “prima” e il “dopo” dai commensali.
Ci teniamo a sottolineare che dal punto di vista fiscale verrà fatto tutto secondo le regole.
Per contattare Gabs potete usare la sua pagina facebook “Gabriele Palloni” o la sua mail gabriele@cibarius.it
Lancio una sfida: ce la fa Gabriele a prepararmi una cena vegana coi severi limiti che pongo alla sua creatività? (persino io per me stesso ci riesco con difficoltà, mentre con ingredienti animali -anche solo latto-ovo- diventa tutto più facile)
– no tofu, né seitan, li trovo entrambi incommestibili
– no fake-animal tipo tagliate, cotolette, pressatine
– sì ai legumi e alle crucifere, purché non provochino flatulenza
– aglio e scalogno solo in dosi impercettibili
– ammesse solo spezie delicatissime (es. dragoncello, zafferano), esclusi il piccante, il cumino, la curcuma
– esclusi i gusti salato, dolce e amarone (bene invece l’amarognolo, l’asprigno), e comunque i gusti forti e decisi.
– no dessert tipo torte, pan di Spagna e simili
Un aiutino in positivo: ortaggi preferiti asparagi e carciofi, frutta preferita clementine e fragole.
Ciao Paolo,
la sfida è accettata, sarò assente per 2 settimane (26 febbraio/11 marzo) quindi dobbiamo accordarci per la data, il luogo e il numero di persone, dopodiché un menù capace di dribblare i paletti che hai messo.
Intanto provo a dire la mia al tuo elenco:
– no tofu né seitan ok, ma dovresti provare ad assaggiare qualcosa di artigianale o magari prodotto con le tue mani, magari cambi idea.
– ok sul fake animal
– la flatulenza di alcuni legumi e cavoli è dovuta spesso ad abitudini alimentari e non solo alla caratterstica del vegetale.
– mica sono Cracco!
– qua ci dobbiamo consultare perchè dal mio punto di vista la curcuma è una spezia delicata, comunque no problem.
– questa sul salato e sul dolce non l’ho capita bene.
– sui dessert si apre un mondo e anche qua è necessaria la consulta.
– sull’aiutino dobbiamo vedere quando facciamo la cena/sfida e vedere la stagionalità dei prodotti.
Infine rilancio e chiedo: se questa è una sfida cosa mettiamo sul piatto?
Ciao
Gabs (uno chef vegan a casa tua)
Caro Gabs,
sei uno chef troppo creativo per sottostare alle limitazioni che ti impongo. Per te sarebbe una frustrazione troppo grande, così come lo sarebbe per me gustare le tue creazioni basate sul carciofo e sugli asparagi assoggettati a una deriva gustativa che le mie papille non accettano.
Ho letto la ricetta postata il 28 marzo: Lasagne di Pane Carasau con Asparagi e Besciamella allo Yogurt di Soia; per me uno o due scalogni e la curcuma rovinano gli asparagi.
Nella ricetta postata il 7 aprile “mamme ripene”, l’accostamento del carciofo a riso e lenticchie, farina di ceci, cumino e curcuma mi ha fatto sussultare.
Così infine ho provveduto da me a cucinare per gli ospiti asparagi e carciofi in versione minimalista. Sono certo che troverai chi apprezza i tuoi accostamenti fusion e che ti chiamerà.
Accogli i miei più codiali saluti,
Paolo
Nessuna frustrazione Paolo, comunque nessun problema, del resto non si può piacere a tutti.
Grazie per seguire la trasmissione, buon lavoro e buona vita,
Gabs