Nuoro, domenica 11 Novembre 2012: Andrea Cadinu, dodici anni, muore di caccia al cinghiale. Da un fucile semiautomatico calibro 12 caricato con cartucce a pallettoni (proibite in ambito di caccia grossa dove è consentito l’utilizzo della palla singola) è partito il colpo che era diretto al cinghiale, e che invece ha colpito a morte lo sventurato ragazzino, iniziato alla caccia dal padre e dal fratello. Questa vicenda ripropone drammaticamente il tema della legittimità morale della caccia. In Italia gli abolizionisti sono ormai maggioranza secondo tutti i sondaggi di opinione ma non si è ancora riusciti ad affermare questa volontà.
E’ il tema centrale della quarantesima puntata di Restiamo animali, in onda domenica 18 novembre alle 12 su Controradio (FM 93,6 e 98,9, in streaming su www.controradio.it). Abbiamo chiesto a Carlo Consiglio, presidente della LAC, Lega abolizione della caccia e recentemente autore del volume “Divieto di caccia” (Sonda editore), qual è la strada da seguire per arrivare a un divieto di caccia definitivo.
Fra gli altri argomenti della puntata, un viaggio della nostra Camilla Lattanzi nell’editoria tedesca “cruelty free” durante la recente Buchmesse di Francoforte. Particolarmente significative due interviste con case editrici tedesche che promuovono prospettive culturali e spirituali in piena sintonia con i contenuti della nostra trasmissione.
Per la rubrica dedicata all’incontro diretto con gli animali – Visti da vicino – Fabrizio, l’allevatore pentito di Cavour (Torino), ci racconta la storia delle tre caprette salvate dall’ultimo banchetto pasquale ed entrate in confidenza sia con i cavalli che con le mucche ospiti dell’azienda agricola.
Sara Razzoli, per il Pasto gentile, ci propone le Spinacine, golose crocchette a base di lenticchie e spinaci.
La rubrica culturale – Perle agli umani – è dedicata al libro di Karen Duve, “Il giorno in cui decisi di diventare una persona migliore” (Neri Pozza 2012), recensito dalla nostra Beatrice Montini. L’autrice racconta del suo viaggio senza ritorno nella presa di coscienza di come le nostre quotidiane abitudini alimentari siano inscindibilmente connesse con le questioni radicali del nostro futuro sulla terra e del nostro rapporto con gli altri esseri viventi.
La musica della puntata spazia da pezzi demenzial-rock esplicitamente animalisti a gustose incursioni nella new wave anni ’80. La scaletta approderà poi a uno dei brani più struggenti della storia della musica: un pezzo che Joan Baez, la cantante attivista dei diritti civili e del pacifismo più famosa del mondo dedica alla sua storia d’amore con Bob Dylan, altra figura storica del movimento di protesta americano anni ’60. Ci sentiamo, nel nostro piccolo, eredi di quelle proteste, e difensori di quegli stessi diritti, solo allarganti anche alle altre specie.
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