Perle agli umani

3/06/2012 – Perle agli umani: Liberazione Animale

Ho letto per la prima volta Liberazione Animale di Peter Singer parecchi anni fa: era un volume pubblicato almeno dieci anni prima, ma che sembrava ancora più vecchio, con molte pagine tenute insieme con il nastro adesivo e altre piegate o stropicciate. Un libro vissuto. Ce lo passavamo di mano in mano, come carbonari, e ogni volta chi lo prestava ad un’altra persona lo presentava come un libro fondamentale per capire le motivazioni dell’antispecismo.

Nel 2010 finalmente è stata pubblicata una nuova edizione da Il Saggiatore, e ora il libro si trova facilmente in libreria. La lettura avrà perso un po’ del fascino del proibito, ma “Liberazione Animale” rimane una pietra miliare nella storia dell’animalismo.

Singer è un filosofo australiano nato nel 1946 da ebrei viennesi scappati dalla persecuzione razziale. Attualmente è docente di filosofia morale all’Università di Princeton, negli Stati Uniti, e alla Melbourne University in Australia.

Il suo libro più famoso è senza dubbio proprio Liberazione Animale, pubblicato per la prima volta nel 1975, che da subito ha innescato un dibattito in tutto il mondo e ha portato cambiamenti in tutti i settori, dalla politica, con nuove leggi per proteggere gli animali, alla filosofia con riflessioni sui loro diritti. Anche l’ALF, l’Animal Liberation Front, muove i suoi primi passi in conseguenza della pubblicazione di questo libro e non è un caso che in Italia la LAV sia nata due anni dopo, nel 1977.

Un libro che si colloca a metà tra un saggio filosofico e un reportage sugli orrori della vivisezione, dei macelli e di tutti gli sfruttamenti condotti dagli umani verso gli animali. Con un linguaggio chiaro e lineare, Singer espone le sue tesi contro lo specismo, dimostrando quanto sia insensato fare una graduatoria tra diversi esseri viventi che pur appartenendo a specie diverse, sono tutti ugualmente senzienti, cioè capaci di soffrire, e sono quindi titolari di diritti. Non riconoscere questo, viene dall’autore condannato come una forma di razzismo, appunto lo specismo.

Queste idee conducono alla condanna della vivisezione, dello sfruttamento negli allevamenti intensivi, la necessità di un cambio di alimentazione verso la dieta vegetariana o ancor meglio vegana.

Nonostante siano passati decenni, Liberazione Animale rimane un libro da leggere e da far leggere, soprattutto in questa nuova edizione arricchita e corretta, per riflettere su fondamentali quesiti etici che si ripercuotono sulle nostre scelte quotidiane.

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