Il canile del Termine è gestito dall’associazione “Amici del cane e del gatto“.
Cosetta Mazzoni rappresenta il personaggio-simbolo del canile, il suo portavoce, una presenza costante, un elemento di continuità nel vai e vieni dei tanti donatori, volontari, affidatari, adottanti che ruotano attorno alla struttura rendendola funzionante.
71 anni, la sua famiglia dal 1888 gestiva due negozi di abbigliamento in stile inglese, uno in via dei Banchi e uno in via Calimala. Fin da bambina sviluppa una passione per i cani abbandonati e bisognosi. Da grande, invece di andare a sciare come avrebbe potuto, trascorre le sue domeniche al canile. Nel 1984 entra nell’associazione “Amici del cane e del gatto“.
Le prime azioni che ricorda consistevano nel prendere i cani “scaduti” del canile comunale di Firenze. Ancora non esisteva la legge per la quale non si potevano uccidere i cani. Loro li riscattavano e li portavano al Termine: riscattarli costava 2000 lire. Per ampliarsi hanno fatto debiti che stanno ancora finendo di ripagare.
Ma quel pezzo di terra fa gola a molti, si trova nei pressi dell’aeroporto che si vorrebbe ampliare. C’è stato un periodo in cui il Sindaco di Sesto Fiorentino Gianassi aveva messo sotto sequestro l’area del canile, e ne aveva chiesta la demolizione perché nel Piano regolatore varato dalla sua giunta non era stata inserita la presenza del canile.
Si scatenò un putiferio, con raccolta firme e interrogazioni nei vari Consigli Comunali.
Nel periodo più difficile Cosetta Mazzoni era stata diffidata dall’entrare nel canile, e in molti ricordano Cosetta fuori dal cancello, irremovibile: non avrebbe mai abbandonato i suoi cani, non si sarebbe mai arresa. E per fortuna c’è stato il lieto fine…
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