“Anche i vegani festeggiano il Natale in tavola, senza rinunciare al sapore, alla golosità e al piacere della buona tavola da condividere con i proprio cari.
Per me e mio marito, due vegani che vivono a Correggio (il paese di Ligabue), nella terra del Parmigiano Reggiano e della carne di maiale mangiata in tutte le sue forme (le più raccappriccianti), può non essere semplice vivere i giorni in cui si rispettano le tradizioni. Qui non è Natale se non porti a tavola la pasta all’uovo ripiena, il cotechino, il salame, lo zampone…. oltretutto in Emilia non c’è la tradizione dei legumi, e anche le verdure, a parte un po’ di insalata da contorno, non sono proprio considerate! A pensarci è strano che noi Emiliani, se politicamente siamo così votati verso ideali di sinistra, così “progressisti” e aperti, d’altra parte, a livello dietetico, siamo ancora così tradizionalisti e “bigotti”….
Comunque, per quanto mi riguarda, per evitare di creare problemi a mamme e zie che all’idea di non cucinare prodotti animali cadono nel panico più totale, già da due anni il pranzo di Natale lo facciamo in casa nostra.
L’anno scorso è iniziato con grandi dubbi e perplessità da parte di tutti, ma è stato molto semplice “convertire” i palati ad una cucina squisita e al tempo stesso pacifica e consapevole. Considerando che mi hanno spazzolato via tutto, dall’antipasto al dolce, e che quest’anno si sono dimostrati tutti ben contenti di replicare, credo proprio di essere riuscita a dimostrare che la cucina vegana è buona, oltre che sana e etica; a instaurare un ragionevole dubbio in chi mangia quotidianamente cadaveri senza porsi nessuno scrupolo, e a vivere la festa del natale senza doverci escludere o essere trattati come “i due eccentrici poco normali”.
Io e Benna, mio marito, siamo diventati vegani per motivi etici, per evidenti contraddizioni tra quello che professavamo essere il nostro amore per gli animali e le nostre abitudini alimentari.
Poi, anche per far fronte ai continui attacchi di chi ci dava dei pazzi irresponsabili che mettono a repentaglio la nostra salute, abbiamo iniziato a documentarci anche sull’aspetto salutistico. Ho conosciuto l’igenismo, Valdo Vaccaro, “The China Study”, e quindi le prove schiaccianti che l’alimentazione vegana, semplice, senza surrogati, non solo è l’unica eticamente accettabile, ma è l’unica ad essere davvero sana ed equilibrata, che da al nostro organismo tutti i nutrienti che necessità e non lo intossica o avvelena. La dieta vegana preserva dai tumori, dalle malattie cardiovascolari, dal diabete (dite poco???). Per questo ogni giorno misuriamo sulla nostra pelle i vantaggi e i benefici di frutta e verdura, e anche le nostre analisi dimostrano che è esattamente questo di cui il nostro corpo ha bisogno…quindi, GO VEG!
Tornando all’ambito culinario, consiglio a tutti i vegani, almeno una volta, di provare ad invitare i parenti ad un pranzo di queste feste, e cucinare per loro un pasto interamente vegan, senza doversi giustificare o sentirsi “inferiori”, perchè un pranzo di Natale vegano non fa assolutamente sentire la nostralgia della carne, fidatevi!
Per darvi qualche esempio, vi racconto quello che preparerò io, il pranzo del 25:
Antipasti: bastoncini di carote, sedano, finocchi e rapanelli in pinzimonio
piccoli crostini di pane tostato con varie creme: hummus di cecì, crema di carciofini, patè di pomodorini secchi
Erbazzone (torta salata di bietole, buonissima!)
Primi: Tortelli zucca e patate, pizzoccheri di grano saraceno con bietole, patate e besciamella, gratinati al forno
Secondo: Polpettone di lenticchie e noci, zucca e patate arrostite, cavolini di Bruxelles e nocciole saltati in padella
Dolce: Zuppa inglese di limone e cocco, crostata di pere, mandorle e datteri, biscottini alla cannella.
Sono tutte ricette semplici che trovate spiegate sul mio blog: www.straightedgefam.blogspot.it.
E se continua con questo tempo, per digerire, invece dell’amaro e dei caffè, tutti in giardino a spalare la neve!!
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