Dal 13 al 21 ottobre si sta tenendo la tradizionale fiera di San Luca presso il comune di Impruneta (poco fuori Firenze) che prevede un mercato del bestiame, un mercato degli uccelli da richiamo (animali costretti a passare la loro vita in gabbia per fungere da richiamo per i loro compagni), intrattenimento dei più piccini con gli asinelli e la tradizionale corsa a cavallo con la partecipazione di 16 cavalli suddivisi in 4 batterie.
Fermo restando che qualsiasi vendita di animali è sbagliata, ed in questo caso ancora di più visto che gli animali in questione sono destinati a finire nei piatti degli onnivori, riteniamo che non sia giusto esporre e utilizzare animali vivi e senzienti come fossero una qualsiasi merce, animali che sono poi destinati a essere uccisi impietosamente nei macelli o a vivere tutta una vita in minuscole gabbie di cacciatori. Ed il fatto di essere al centro della mischia con mani che li toccano incuranti della loro sensibilità non è certo un dettaglio da poco. La dignità degli animali esposti viene, in queste occasioni, calpestata, sfruttata per attirare un pubblico di curiosi e di compratori. E tra questi non potranno che esserci dei bambini i quali non potranno che assimilare il fuorviante messaggio che gli animali sono solo merce.
Visto che dovrebbero essere un piacevole momento di aggregazione, riteniamo che, mostre e fiere che siano inserite in un contesto turistico e aperte a tutti, siano organizzate senza la presenza di animali e che non diffondano un messaggio di disprezzo per la loro vita.
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