Il capitano canadese è stato uno dei fondatori di Greenpeace dove ha compiuto numerose azioni di interposizione finché nell’organizzazione di Greenpeace non ha prevalso una corrente più “moderata” che non gradiva le sue azioni dirette. A quel punto Watson ha lasciato Greenpeace e ha fondato Sea Shepherd, che è oggi una delle più note ed efficaci organizzazioni che si battono contro la caccia alle balene e in genere contro la caccia di tutte le specie marine protette. Watson è stato fermato all’aeroporto di Francoforte mentre stava per imbarcarsi per la Francia ed è detenuto in quella città con l’accusa di “violazione del traffico marittimo in Costa Rica” .
A dare la notizia è stato lo stesso Watson su Twitter: “Sono detenuto a Francoforte su mandato della Costa Rica”.
I fatti risalgono al 2002, quando la flotta di Sea Shepherd era in Guatemala per le riprese del documentario “Sharkwaters”, su una battuta illegale di caccia agli squali condotta dal peschereccio costaricano Varadero. Su ordine guatemalteco, gli ambientalisti intimarono ai pescatori di fermarsi e scortarono la nave fino alla costa dove l’equipaggio del peschereccio avrebbe dovuto rispondere del reato davanti alle autorità locali. Con l’approssimarsi delle imbarcazioni al porto tuttavia furono cambiate le carte in tavola – raccontano gli attivisti ecologisti – la nave di Sea Shepherd fu intercettata da una cannoniera guatemalteca e gli ambientalisti furono accusati dai marinai della Varadero di tentato omicidio, sebbene i compagni di Watson sostengano di avere un video che li può scagionare.
Per cercare di sfuggire al fermo la nave capitanata da Watson prese il largo verso la Costa Rica dove documentò casi ancora più gravi di pesca illegale di squali e scoprendo interi impianti industriali i cui tetti erano interamente ricoperti di pinne in essiccazione.
Il cosiddetto finning è una pratica estremamente diffusa. Ogni anno falcidia la popolazione di squali per ricavarne le pinne, ingrediente pregiato e costoso per le zuppe, diffuse soprattutto in molti Paesi asiatici. Gli esemplari, rigettati in mare vivi senza pinne, sono immobilizzati. Senza riuscire a raggiungere le acque più profonde diventano preda per altri squali o vanno incontro alla morte per dissanguamento.
Gli attivisti di Sea Shepherd hanno definito senza senso le accuse. Watson può contare sull’assistenza degli europarlamentari verdi francesi Daniel Cohn Bendit e José Bove.
L’avventurosa biografia di PAUL WATSON
Paul Watson è nato a Toronto, in Canada, il 2 Dicembre 1950. Ha quindi oggi 62 anni. Primo di sette figli.
Dopo che i cacciatori uccisero un suo amico castoro, Watson, (all’età di nove anni), si mise a confiscare e distruggere la trappole che trovava, e cercava di disturbare i cacciatori di cervi e anatre, e a prevenire il fatto che altri ragazzi sparassero agli uccelli.
Nel 1967, a 17 anni Watson ha lasciato a casa per lavorare come pompiere e nel 68 nella Guardia Costiera canadese. Dal 1969, Watson si è unito a svariati equipaggi per lunghe rotte in Asia e in Africa. Queste lunghe rotte gli hanno fornito una grande esperienza di tutti gli oceani del mondo, agenti atmosferici, tifoni nel Mar Cinese Meridionale, tempeste atlantiche nelle latitudini settentrionali iceberg sparsi dell’Atlantico e navigando fino alla zona di guerra del Golfo Persico.
The Greenpeace Days
Watsonè stato uno dei fondatorei di Geenpeace. Nell’ottobre 1969 il suo coinvolgimento cominciò organizzando una protesta contro I test nucleari della Atomic Energy Commission sull’Isola Amchitka in Alaska. Il comitato si chiamò Don’t Make a Wave ed era compost principalmente da membri del Serra Club e Society of Friends (Quaccheri). Watson, membro del Sierra Club, era motivato a mobilitarsi contro I test nucleari sotterranei nell’isola per la salvaguardia della fauna marina del posto.
Nell’Ottobre 1971 il Comitato Don’t Make a Wave sponsorizzò un viaggio della nave Greenpeace I, un battello da pesca di 85’.
Il battello partì da Vancouver, British Columbia, diretto a Amchitka Island, sotto il comando del capitano John Cormack, con l’intenzione di navigare nel sito dei test nucleari. C’erano tredici volontari a bordo tra cui Robert Hunter, Marining Rod, e Lyle Thurston. Trent’anni dopo questi tre personaggi saranno ancora al fianco del Capitano Watson durante le campagne di “Sea Shepherd”. Il test nucleare fu rimandato e il Greenpeace I, dopo un mese di mare, rientrò a Vancouver. Nel frattempo, una seconda nave era stata organizzata: si trattava di un ex dragamine canadese, il Fortune Edgewater, poi chiamato Greenpeace Too. Nel suo equipaggio c’era Watson. Il Greenpeace Too, superato il Greenpeace I nei pressi di Campbell River si portò a nord dell’Alaska – in un primo tempo a Juneau, e poi verso l’esterno attraverso il Golfo dell’Alaska alle Aleutine. Il test nucleare era stato rimandato per evitare (e vanificare) il viaggio della Greenpeace I tuttavia, il Comitato per l’Energia Atomica USA anticipò la data dell’esplosione per evitare che arrivasse la Greenpeace Too, e così l’esplosione dei cinque megaton ebbe luogo sotto l’isola Amchitka quando Greenpeace Too era a poche centinaia di miglia di distanza. La controversia che generarono i viaggi di queste navi Greenpeace portò alla decisione di cancellare ulteriori test, e la detonazione del novembre 1971 fu l’ultimo test nucleare ad Amchitka in Alaska. Nel 1972, il Comitato “Don’t make a wave” cambiò il suo nome utilizzando quello delle prime due navi della campagna, e ribattezzò se stesso “Fondazione Greenpeace”. Watson è stato uno dei membri fondatori , e più precisamente l’ottavo membro. Robert Hunter fu il primo, con tesserae numero 000. Sua moglie Roberta Hunter la seconda, con tessera numero 001. Watson ebbe la tesserae numero 007.
Nel 1972, Watson fu skipper della piccola barca Greenpeace Astral, che fu messa in rotta di collisione con il vettore di elicotteri francese, Jeanne D’Arc, nel porto di Vancouver. Era una protesta contro i test nucleari francesi a Mururoa atollo nel Pacifico meridionale. Il Jeanne D’Arc è stata costretta a cambiare rotta. L’Astral a sua volta cambiò rotta e continuò a puntare contro il suo bersaglio, prua contro prua costringendo una grande nave da guerra – la Jeanne d’Arc – a fermarsi.
Nel 1973, Watson e David Garrick rappresentarono Greenpeace durante l’occupazione di Wounded Knee, South Dakota da parte dell’AIM, l’American Indian Movement. Circa 2000 nativo americani rimasero barricati in città per più di 70 giorni, sotto il tiro di 300 sceriffi federali e agenti dell’FBI. Due di loro morirono durante gli scontri a fuoco ma, alla fine, l’occupazione ebbe l’effetto di amplificare le rivendicazioni dei nativo americani, ovvero la tutela dei loro diritti civili. Watson e Garrick, entrambi volontari per l’AIM, con Watson, collaborarono con i medici e inviando storie a Robert Hunter della redazione del Sun di Vancouver. Nel 1974, Watson, Robert Hunter, Dr. Paul Spong e altri organizzarono la prima campagna di Greenpeace per contrastare la caccia alle balene.
Nel 1975, Watson fu Primo ufficiale al comando del capitano John Cormack durante un viaggio in cui fu affrontata la flotta di baleniere sovietiche. Nel giugno del 1975, Robert Hunter e Watson sono stati i primi a mettere le loro vite in pericolo per proteggere le balene, quando Watson a bordo del suo gommone Zodiac si interpose tra una nave arpionatrice russa e un branco di capodogli indifesi. Durante questo confronto con la baleniera russa, un capodoglio arpionato fu sollevato in superficie dalla baleniera e rimase a galla accanto alla piccola barca di Watson. Watson ha intravisto nell’occhio della balena morente un barlume di gratitudine. Sentiva che la balena aveva capito cosa loro stavano cercando di fare. Il magnifico animale scivolò sotto le onde e morì ma quei pochi secondi cambiarono la sua vita per sempre. Watson promise a se stesso di difendere a vita le balene e tutte le creature dei mari.
Nel 1976, Watson fu ancora primo ufficiale sul viaggio del V. Greenpeace, ex dragamine canadese James Bay. Ancora una volta, l’equipaggio fronteggiò la flotta sovietica baleniera, questa volta a nord delle Hawaii. Subito dopo la campagna di caccia alle balene, Watson e David Garrick organizzarono e condussero la prima campagna di Greenpeace per proteggere le foche sulla costa orientale del Canada. Durante questa campagna, Robert Hunter e Watson fermarono la grande nave “Artic Endeavor”, semplicemente stando in piedi sul ghiaccio lungo la sua rotta. Il resoconto di Watson di questa campagna è stato pubblicato sul giornale “Georgia Straight” e intitolato “Pastori del Fronte Labrador”. E ‘questo articolo che ha ispirato il nome di Sea Shepherd pochi anni dopo. Nel 1977, Watson ha condotto la seconda campagna di Greenpeace per opporsi alla caccia alle foche al largo della costa del Labrador, questa volta si trattava di una campagna internazionale, portando con sé la star del cinema Brigitte Bardot sui banchi di ghiaccio per attirare l’attenzione internazionale sul massacro delle foche.
In seguito a questa campagna, nel tentativo di arrestare una delle operazioni, Watson si è ammanettato a un mucchio di pelli di foca che erano agganciate al verricello di una nave. Quando i cacciatori di foche hanno visto quello che aveva fatto, hanno trascinato a lungo lui e la pila di pellicce sul ghiaccio, poi lo hanno sollevato in aria, facendolo sbattere contro lo scafo della nave. Infine lo hanno immerso nell’acqua gelida più volte facendogli atrofizzare le membra eppoi perdere i sensi. Infine, quando gli ufficiali del Ministero della Pesca sono arrivati sulla scena, Watson è stato legato a una barella e issato a bordo, dove i cacciatori di foche hanno tentato di soffocarlo premendogli un ammasso di grasso di foca sul viso, poi lo hanno trascinato lungo tutto il ponte tra grasso di foca e sangue, prendendolo a calci tutti lungo il percorso.
Nel giugno del 1977, Watson ha lasciato la Fondazione Greenpeace a causa di disaccordi organizzativi e tattici. Non approvava l’emergente struttura burocratica dell’organizzazione. Patrick Moore aveva sostituito Robert Hunter e si opponeva alle campagne di azione diretta. Moore aveva informato Watson che non gli sarebbe stato permesso di condurre un’altra campagna di azione diretta. Watson ha lasciato Greenpeace perché sentiva che gli obiettivi originari dell’organizzazione erano stati traditi, e perché ha sentito il bisogno di proseguire con le azioni dirette di conservazione azione in alto mare, che andavano portate avanti da una organizzazione che avrebbe rispettato anche tutte le norme che tutelano la fauna marina. Per rispondere a questa esigenza, in quello stesso anno, Watson ha fondato la “Sea Shepherd Conservation Society” – un organismo dedicato alla ricerca e all’indagine, pronta all’azione diretta perché vengano rispettate le leggi, i trattati, le delibere e i regolamenti stabiliti per proteggere la fauna marina in tutto il mondo. Nel dicembre 1978, con l’assistenza di Cleveland Amory e il Fondo per gli animali, Watson ha acquistato un peschereccio del Nord Atlantico in Gran Bretagna e ha ripreso a modo suo a sorvegliare i mari con la nave di “Sea Shepherd”.
Il primo viaggio di Sea Shepherd fu nel marzo del 1979 – con destinazione Golfo di San Lorenzo, sulla costa orientale del Canada per documentare e far sapere al mondo dello svolgimento della violentissima caccia alle foche in Canada, utilizzando le tattiche di azione diretta per salvare cuccioli di foca. Gran parte del resto di quell’anno è stato dedicato a impedire alla nave Sierra le sue scellerate azioni di caccia alle balene.
Per un approfondimento sull’ avventurosa ed eroica vita del Capitano Paul Watson, rimandiamo al sito di Sea Shepherd Italia.
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