Recensione di Beatrice Montini
Il libro di cui parleremo oggi è “Il giorno in cui decisi di diventare una persona migliore” della scrittrice tedesca Karen Duve, edizioni Neri Pozza 2012
Confesso che mi sono imbattuta in questo testo per caso, curiosando un pomeriggio in libreria. Ad attirarmi è stata per prima cosa la copertina: una donna a tavola con coltello e forchetta e in mano e nel piatto un coniglio… vivo, peloso e dolcissimo. “Il giorno che decisi di diventare migliore” è il racconto in prima persona, appassionato e non privo di umorismo, di una sorta di esperimento che la scrittrice ha condotto su se stessa: diventare per due mesi successivamente, vegetariana, vegana e fruttariana.
Ne è venuto fuori un diario-inchiesta su quello che si nasconde dietro a ciò che mangiamo e di cui spesso non siamo a conoscenza: dalla sofferenza animale, all’inquinamento provocato dal consumo di carne, agli interessi economici delle multinazionali. Ma anche come il nostro rapporto col cibo influisca su ciò che siamo e pensiamo, sulle nostre abitudini sociali e familiari.
La storia, come potrebbe essere diversamente, inizia in un supermercato quando K, con un gesto abituale e ormai meccanico, mette nel carrello della spesa uno dei suoi piatti preferiti: pollo arrosto, pronto per la cottura. Ma ecco che all’improvviso le vengono in mente le parole della sua amica Kerstin, detta Grillo, che proprio come il “grillo parlante” di Pinocchio, risveglia la sua coscienza critica: “Come puoi comprare questa povera carne martoriata? Sai benissimo come vengono trattati questi polli”. A casa, qualche sera dopo, Karen guarda in tv il film Notting Hill con Huge Grant e Giulia Roberts. Il protagnista è stato mollato da Giulia Roberts e suoi amici gli fanno incontrare una serie di ragazze per consolarlo. Tra queste c’è anche una fruttariana che, manco a dirlo, viene dipinta come una povera pazza insopportabile che si preoccupa anche per la sorte delle pianti e animali.
Karen ride eppure si sente stranamente a disagio: cosa può spingere una persona a diventare fruttariana? E perchè lei invece continua a mangiare carne senza porsi alcuna domanda?
E’ l’inizio di una metamorfosi personale profonda che porterà karen, Come Alice nel Paese delle meraviglie K, a guardare con occhi diversi non solo il mondo degli altri animali ma anche a scoprire quali sono i suoi valori, le sue paure le sue difficoltà e come dice il titolo, ad iniziare ad essere una persona migliore.
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