Da http://www.referendumcaccia.it/
Cari amici e amiche,
il prossimo 3 giugno in in Piemonte si sarebbe dovuto tenere il Referendum regionale sulla limitazione dell’attività venatoria.
Un appuntamento atteso da 25 anni! Tanto ci era voluto infatti per ottenere che la Corte d’Appello di Torino imponesse definitivamente al presidente della Regione di indire il Referendum, che tanto aveva ritardato a causa dei ricorsi – a difesa della ristretta lobby dei cacciatori – da parte delle varie Giunte regionali succedutesi in questi 25 anni.
Tuttavia, facendosi beffe del diritto costituzionale alla partecipazione diretta dei cittadini e denotando una sempre maggiore distanza di questa casta politica dalle persone che dovrebbe rappresentare, la Giunta presieduta dal leghista Cota, lo scorso 3 maggio, ha di fatto annullato il Referendum mediante l’abrogazione della Legge regionale sulla caccia!
Questo atto inqualificabile e senza precedenti nella storia democratica è stato giustificato con l’esigenza di risparmiare soldi, che dovrebbero invece essere utilizzati per le “fasce deboli”…
Peccato che questi stessi politicanti senza vergogna non abbiano mai dimostrato alcun interesse per i problemi reali delle persone, mentre ora si permettono di strumentalizzare chi, anche grazie alle loro politiche antisociali e alla voragine del bilancio regionale, fa sempre più fatica a sopravvivere alla crisi (malati, disabili, pensionati al minimo, precari, disoccupati…).
Oggi hanno annullato il Referendum regionale sulla caccia. Domani, seguendo la falsa logica del “risparmio”, diranno che non ci sono i soldi per fare le elezioni!
Il Comitato referendario ha fatto di tutto per evitare l’esborso di denaro pubblico per la consultazione (richiedendo, ad esempio, l’accorpamento con le elezioni amministrative, nonostante ciò avrebbe significato avere un mese di campagna referendaria in meno a disposizione), ma Cota el’assessore alla caccia Sacchetto – troppo occupato a farsi bello di fronte ai cacciatori di Cuneo in vista delle elezioni per il nuovo sindaco (fortunatamente in vano) – non hanno mai mostrato alcun interesse per la proposta.
– Per rispondere all’ arroganza di una casta politica sempre più slegata dai cittadini e dalla legalità democratica
– Per ottenere la restituzione del Referendum ai legittimi proprietari: i cittadini!
– Per prevenire ogni ulteriore forma di degenerazione antidemocratica della politica
– Per denunciare la vergognosa strumentalizzazione delle fasce deboli della popolazione da parte della maggioranza in Consiglio regionale, pretendendo invece il reale impegno delle istituzioni a difesa dello stato sociale
– Per chiedere le dimissioni della Giunta leghista che governa il Piemonte, responsabile della violazione delle regole democratiche e della presa in giro nei confronti delle persone in difficoltà a causa della crisi
vi chiediamo di aderire come singoli e mediante le organizzazioni di cui siete parte (che possono inviare la propria adesione a referendumcaccia@gmail.com) alla
Grazie per l’attenzione e per il supporto che vorrete darci!
Gualtiero Crovesio
(per il Comitato Referendario Caccia Piemonte)
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/411147332251938/
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